Il Covid19 c’è eccome. Lo sanno bene le tantissime persone ricoverate che in questo momento stanno soffrendo e non poco.
Ve lo abbiamo mostrato anche qualche giorno fa, pubblicando lo speciale di BlogSicilia.it realizzato da Massimo Minutella sulla situazione emergenziale all’ospedale Civico di Palermo, dove il virus si combatte in prima linea.
Oggi vi proponiamo un altro video, inviatoci da un nostro lettore dopo aver visto proprio quello speciale.
Nelle immagini, registrate in un reparto covid di ricovero ordinario, si vede una stanza con alcuni degenti che indossano una maschera per l’ossigeno, sembrano anziani.
In sottofondo, la voce di un paziente che incessantemente chiede “Aiuto, aiuto”, ed esclama più volte “Ahi”.
L’uomo si lamenta ma non c’è un intervento tempestivo da parte dei sanitari, perché le emergenze sono tante e non è facile soccorrere tutti immediatamente. Gli ospedali siciliani sono in affanno, e questo lo sappiamo bene. Ma soprattutto non c’è l’intervento perché gli operatori non sentono l’uomo. Manca, infatti, il campanello per le chiamate che solitamente è a disposizione dei pazienti. Forse un guasto ma sta di fatto che il campanello non c’è.
Il lettore che ci ha inviato il video commenta: “Queste sono le verità degli ospedali in Sicilia, non quelle che ci hanno fatto vedere e andrà sempre peggio perché sono in ritardo. Appena arriverà il vero freddo sarà una ecatombe. Dice Musumeci che non teme le ispezioni dei Nas ma basta guardare il video, nemmeno un campanello per chiamare il personale”.
Nel video ancora, si vede che dopo aver invano chiamato aiuto, il malato inizia a battere le mani per attirare l’attenzione dei sanitari. Un altro paziente della stessa stanza batte i pugni sul comodino per farsi sentire.
Una situazione davvero drammatica. Dopo un po’ arriva una infermiera, bardata dalla testa ai piedi, chiede al malato cosa c’è. Lui le dice qualcosa che non si riesce bene a comprendere e l’infermiera va via a chiamare qualcun altro per soccorrere adeguatamente il malato che sta molto male.
Intanto, dopo la bufera relativa ai posti letto destinati ai malati Covid, sono arrivati in Sicilia gli ispettori ministeriali. Dopo Catania ed Enna, dove sono stati ieri, oggi si trovano a Caltanissetta e Messina.
La speranza di tutti è che si faccia chiarezza ma soprattutto che si riesca a fornire ad ogni malato di Covid19 le cure necessarie.
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