Crisi spaccature, liti, espulsioni caratterizzano il gruppo parlamentare M5S all’Ars che adesso intende fare chiarezza sulle vicende che hanno caratterizzato il gruppo che ha perso alcune pedine tra cui Foti, Mangiacavallo, Pagana e Palmeri a cui si aggiunge anche Tancredi. I cinque sarebbero usciti dal M5S perche sarebbe venuto meno “il desiderio di far parte del gruppo 5 stelle”.

Come sottolinea il gruppo dei grillini all’Ars, i segnali in questo senso si protraggono ormai da tantissimo tempo, persino nelle votazioni in aula, quando, frequentemente, i cinque si sarebbero espressi in dissenso col gruppo, astenendosi o addirittura votando assieme a quel governo Musumeci. “Nella vita, si può cambiare idea e, chi vuole, anche partito – si legge in una nota dei 5 stelle -. Ma si deve avere l’onestà intellettuale di riconoscerlo, senza appigliarsi a scuse o, addirittura, cercare di rigirare la frittata, accusando noi di “goffi tentativi di imitazione dei partiti che prima ci proponevamo di smantellare. Al limite è forse vero il contrario, se è vero, come è vero, che pubblicamente, e senza tanti giri di parole, Angela Foti, eletta vicepresidente dell’ARS, a suo dire, a propria insaputa, nei giorni scorsi arrivava a scrivere a Musumeci in un post che in Parlamento i voti li avrebbe trovati, prospettando al presidente della Regione una comoda e solida stampella cui appoggiarsi nei momenti tribolati a sala d’Ercole”.

I grillini affrontano anche la vicenda Tancredi, espulso per non aver restituito parte delle indennità come prevede il regolamento interno del Movimento. “È vero che ha avuto delle difficoltà – dicono gli ex colleghi di partito -. È anche vero, però, che il gruppo lo ha aiutato con grande senso di amicizia e solidarietà e che lui ha ignorato totalmente i continui cartellini gialli che gli arrivavano dal Movimento nazionale per le mancate restituzioni”.
La restituzione di parte degli stipendi per il M5S è una regola fondante, che viene sottoscritta da tutti in sede di accettazione di candidatura. E chi no la rispetta arriva l’espulsione.

Intanto Valentina Palmeri smentisce le sue intenzioni di voler passare al centro-destra messe in luce da alcune testate locali. Secondo la ex portavoce cinquestelle si tratta solo di insinuazioni. Una precisazione è “doverosa – dice – dal momento che non rinnegherò mai i principi originari del Movimento, che per me hanno un valore profondo”. Quello che lamenta la ex grillina è un “malessere all’interno del gruppo all’ARS relativo la mancanza soprattutto di dialogo interno”.