A Palermo il Natale arriva in ritardo e porta con sé anche le relative polemiche. Le luminarie iniziano ad essere installate nel salotto di Palermo anche se in ritardo rispetto alla consueta tabella di marcia dopo che ieri è stato firmato il contratto di servizio.

Restano ancora le polemiche sul Capodanno che ieri è stato argomento di scontro a sala delle Lapidi dove l’opposizione si è presentata con cappellini rossi e palline in mano da appendere sull’albero di piazza Politeama. Una sorta di provocazione e atto di ribellione nei confronti dell’assessore alla Cultura palermitano Adham Darawsha, finito sotto accusa per i criteri adottati nella scelta del doppio progetto artistico della notte del 31 dicembre. In particolare, i consiglieri hanno chiesto spiegazioni sulla scelta della società “Puntoeacapo” rispetto alle altre undici giunte sul tavolo dell’amministrazione. A Palermo per il Capodanno ci saranno Biondi, i Babil On Suite, Nino Frassica, Lello Analfino dei Tinturia. Scelte che non sono piaciute ai frequentatori di Sala delle Lapidi.

“Il Capodanno non è un evento eccezionale, una calamità da affrontare in tutta fretta. Avviene da oltre duemila anni, si sa che arriva – dice Fabrizio Ferrandelli -. Eppure, questa amministrazione è in ritardo su tutto. Piazza Politeama è prigioniera dei cantieri, la circolazione è bloccata ed è questo lo spettacolo con il quale accogliamo i visitatori. Gli addobbi sono stati montati solo ora. Un disastro che dimostra l’inadeguatezza dell’attuale amministrazione, con un sindaco sempre assente alle sedute del Consiglio”.

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