“La Sicilia viene usata per scopi militari del tutto estranei alle finalità difensive della Nato, e viene trascinata in guerre che non ci appartengono. Come atto urgente il presidente della Regione Nello Musumeci, nel rango di ministro della Repubblica, dovrebbe quanto meno chiedere la convocazione d’urgenza del Consiglio dei ministri italiano, per vietare, semplicemente, l’uso delle basi militari ubicate in Sicilia in un’escalation che potrebbe davvero condurre ad un confronto nucleare senza ritorno”. Così il segretario dei ‘Siciliani Liberi’, Ciro Lomonte, commenta la crisi internazionale attorno alla Siria e il ruolo delle basi militari nell’isola.

Gli indipendentisti siciliani si dissociano da quella che definiscono “una guerra d’attacco contro un Paese sovrano, non ritenendo credibili i pretesti indimostrati di uso di armi chimiche da parte del governo siriano, che potrebbero ben essere una ‘false flag’, non meno delle celeberrime ‘armi di distruzione di massa’ che, nel 2003, avrebbe avuto il governo dell’Iraq e con cui è stata giustificata un’altra aggressione da cui è nato solo il caos, come caos è definita la conseguenza dell’intervento occidentale nella vicina Libia”.

“E’ ora di riconsiderare la concessione di basi e strutture, come Sigonella o il Muos, fuori dalla Nato, direttamente agli Usa, poi trasformate in strumento di guerra, vera minaccia per la vita e la sicurezza di milioni di siciliani”, aggiunge Lomonte.