Concorso in corruzione, abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio. Con queste accuse la Procura di Caltanissetta ha iscritto nel registro degli indagati prima e adesso disposto la sospensione per un anno per Giuseppe Sidoti il giudice fallimentare di Palermo che ha pronunciato la sentenza con la quale il Palermo calcio ha evitato il fallimento.
L’inchiesta di Caltanissetta ampia e articolata e coinvolge l’ex presidente del Palermo calcio Giovanni Giammarva ma anche lo sesso patron Maurizio Zamparini in base a quanto scrive oggi Repubblica. Per Giammarva sarebbe scattata una misura interdittiva dallo svolgere la sua attività di commercialista.
L’inchiesta ruota intorno ad una telefonata del 13 dicembre 2017 fra il legale della società e il patron nella quale si parla di un colloquio preventivo con il giudice. Un peccato veniale per molti nel sistema giudiziario ma da qui inizia l’indagine.
Sidoti, ricorda Repubblica, è uno dei magistrati più stimati del tribunale di Palermo, nelle scorse settimane ha fatto parte anche del collegio del tribunale dei ministri che si è occupato di Matteo Salvini, per il caso della nave “Diciotti” bloccata al porto di Catania con 150 migranti a bordo. Ora, invece, è il giudice al centro delle accuse per una vicenda giudiziaria dai contorni pesanti, che sta cercando di fare luce su un presunto scambio di favori.
L’intercettazione a carico del legale rappresenta un punto dolente dell’inchiesta ma i magistrati ascoltano la conversazione indagando su Zamparini e non sul legale e comunque è ritenuta ammissibile perchè non si tratta tecnicamente di un colloquio avvocato-cliente visto che Zamparini all’epoca non è più presidente del Palermo Calcio che è il cliente
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