“Da sottosegretario al Miur prima e da esponente di governo adesso, anche se con delega diversa, non posso che essere soddisfatto per un percorso di stabilizzazione che ho avviato io e per la conclusione di una storia di precariato infinita che come governo abbiamo sempre considerato una vicenda che doveva concludersi e nel migliore dei modi. Questo successo è anche dei parlamentari siciliani e dell’amministrazione comunale di Palermo che ringrazio per l’impegno che hanno dimostrato in questi anni”.

Lo dice il sottosegretario alla Salute, Davide Faraone riferendosi alla misura della manovra di bilancio che prevede la stabilizzazione dei collaboratori scolastici di Palermo.

“Lavoro vero – aggiunge – e non fake news: di questo ci siamo occupati in questi anni come governo nazionale. Le nostre riforme sul mercato del lavoro e le nostre proposte di stabilizzazione dei precari sono state una enorme boccata di ossigeno per l’occupazione e, contemporaneamente, politiche vere per contrastare il precariato. L’ha detto l’Istat e lo certificherà la prossima legge di Bilancio che da ieri sera prevede anche, tra le tante iniziative per lo sviluppo e l’occupazione, la stabilizzazione degli oltre 500 collaboratori scolastici di Palermo che, dopo 20 anni, riescono finalmente a guardare al futuro con più serenità”.

“Un plauso al Governo nazionale, all’Amministrazione Comunale di Palermo e al Sottosegretario alla Sanità Davide Faraone” viene dal capogruppo del Pd al Comune Dario Chinnici ” Dopo 20 anni di precariato, possono guardare al futuro con più certezze. Solo lavorando insieme possiamo mettere fine alla stagione del precariato”. 

“Ancora una volta il Governo nazionale – prosegue Chinnici – dimostra attenzione vera per i temi del lavoro e dello sviluppo soprattutto in Sicilia. I dati dell’OCSE che certificano la crescita del PIL italiano sono la dimostrazione del buon lavoro svolto dal governo Renzi prima e dal governo Gentiloni adesso. Ci attendono altre sfide in Sicilia e, in particolare a Palermo, ma sappiamo però che le politiche adottate in questi anni hanno dato una grossa mano allo sviluppo economico del Paese e nel contempo alla cancellazione della ‘piaga’ del precariato storico”.