Ha chiamato il prete e si è detto pentito il ragazzino vandalo della chiesa della Provvidenza di Terrasini, nel Palermitano. A rivelare quanto accaduto è stato lo stesso sacerdote, don Davide Rasa, che ieri aveva esternato tutta la sua indignazione per quanto era accaduto nell’atrio esterno della chiesa dove era stata danneggiata una delle piante innestata nei vasi cha adornano l’area. La parole del parroco furono dure e a quanto pare hanno fatto breccia nella coscienza del minorenne che ha avuto il coraggio di telefonare a don Rasa e di confessargli tutto.

Scuse sincere

Secondo il prelato il ragazzino è stato sincero, il suo tono di voce era di chi davvero aveva capito di aver fatto un brutto gesto. “Ho apprezzato – ha detto il sacerdote – che è stato lui stesso a chiamarmi e a scusarsi per quanto aveva fatto, ho accettato le sue scuse, e l’ho sollecitato a ricordarsi che quando è fuori casa bisogna essere sempre se stesso e non come lo vorrebbe questa società!”.

Tanti commenti che lo hanno ferito

I social, si sa, sono anche un pericoloso effetto boomerang dove spesso la parola senza filtro diventa tagliente come una lama. I commenti sul gesto si sono allargati inesorabilmente anche ad accuse nei confronti della famiglia del ragazzino, additata per non aver saputo imprimere la giunta educazione. Il vandalo si è detto ferito per queste parole ritenute ingiuste nei confronti dei genitori: “Si è sentito ferito – ha detto don Rasa – dai tanti commenti riguardo il ruolo dei genitori, mi ha assicurato che i suoi genitori non gli hanno insegnato tutto questo. L’ho creduto perché conosco la sua famiglia, ed è una bella famiglia, ma noi sappiamo che i ragazzi, e lo siamo stati ognuno di noi, quando siamo fuori spesso seguiamo gli altri per farci anche piacere ed apprezzare! Gli ho consigliato che da questo gesto negativo, lui possa trarre un buon insegnamento di vita, mi ha promesso che lo avrebbe fatto!”.

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