Si avvicina un importante appuntamento per le famiglie: l’acquisto del corredo scolastico, dei libri di testo e di tutto l’occorrente per il ritorno dei figli a scuola. La crisi che continua ad attagliare le famiglie e i rincari che, seppure in maniera contenuta, hanno interessato in questi anni il settore, rendono il montante complessivo della spesa per la scuola dei figli decisamente gravoso.
Anche quest’anno Federconsumatori Palermo ha effettuato il monitoraggio presso le scuole medie inferiori e superiori di Palermo e Provincia per rilevare la spesa che le famiglie dovranno sostenere per l’acquisto dei libri e del corredo scolastico. I dati rilevati sono stati confrontati e verificati con gli elenchi presenti nel sito dell’AIE, l’associazione degli editori.
L’indagine ha rilevato che il prezzo dei libri è rimasto pressochè invariato. È emerso, però, che nel 59% degli istituti superiori monitorati i tetti di spesa ministeriali sono stati, in alcuni casi abbondantemente, sforati. È il caso di evidenziare che lo sforamento del 10% del tetto di spesa è consentito solo se motivato dal collegio dei docenti e avallato dal consiglio di istituto.
I maggiori scostamenti si sono registrati in modo particolare negli istituti alberghieri, in alcuni licei, scientifico e artistico, e negli istituti tecnici.
L’indagine è stata condotta rilevando la spesa necessaria per l’acquisto dei libri di testo, adottati e consigliati, per l’iscrizione alla prima classe della scuola media, o alla prima classe della media superiore. La spesa, per la prima media, è mediamente di 299 euro, a cui bisogna aggiungere due dizionari. Per la prima classe superiore necessitano circa 326 euro, con oscillazioni da un minimo di 276 a un massimo di 377 euro.
Occorrerà aggiungere l’acquisto da 2 a 4 dizionari, il cui costo si aggira, mediamente, tra 50/100 euro ciascuno. “Per iscrivere un figlio al primo anno di scuola media superiore, tra libri di testo e 2/4 dizionari, una famiglia dovrà spendere mediamente circa 480 euro, con punte di oltre 600 euro per il liceo, – 6% rispetto allo scorso anno scolastico” sostiene Lillo Vizzini, presidente Federconsumatori Palermo, “Importo a cui si dovrà aggiungere l’ulteriore spesa per il corredo scolastico, mediamente 192 euro. Oltre il 50% di stipendio di una famiglia monoreddito. Le conseguenze della povertà e del disagio sociale non devono compromettere in alcun modo il diritto allo studio. La mancanza dei libri di testo è la causa principale dell’abbandono scolastico. È auspicabile che il Ministero confermi e incrementi i fondi agli istituti superiori per l’acquisto di libri da dare in comodato d’uso gratuito agli studenti più bisognosi”.
“La famiglia può risparmiare con i libri usati, se non sono nuove adozioni. Ma è necessario porsi subito alla loro ricerca, procurandosi l’elenco dei testi adottati. Gli istituti più solerti li hanno da tempo caricato nei loro siti, oppure ritirarli direttamente nelle segreterie”. continua Vizzini.
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