- Iano Monaco, presidente dell’ordine degli architetti, denuncia la situazione di stallo al Sue
- “Ad essere penalizzati non sono soltanto i professionisti ma tutta la città la cui economia è paralizzata”
- “Siamo al limite dell’interruzione di pubblico servizio”
“Prima il caldo e la chiusura al pubblico – con i dipendenti in smart working – per la rottura degli impianti di condizionamento nel Polo tecnico del Comune di Palermo, poi la decisione di sospendere il ricevimento al pubblico dal 5 al 25 agosto ferie. Nel pieno dei lavori per i bonus edilizia, interloquire con il Sue (Sportello unico per l’edilizia), è diventato praticamente impossibile con tutto ciò che consegue per il lavoro dei professionisti e l’economia stessa della città”. A denunciare la grave situazione è il presidente dell’ordine degli Architetti Iano Monaco che dopo aver chiesto spiegazioni nei giorni scorsi, questa mattina insieme al consigliere dell’ordine Mauro Pantina è stato ricevuto al Polo Tecnico dall’assessore all’Edilizia privata e presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Vincenzo di Dio.
“Economia città paralizzata da blocco ufficio tecnico”
Monaco e Pantina hanno fatto presente all’assessore che “ad essere penalizzati dalla situazione non sono soltanto i professionisti non tutelati da posto fisso e stipendi ma tutta la città, la cui economia è paralizzata dal blocco dell’Ufficio Tecnico comunale, al limite della interruzione di pubblico servizio”.
“Si corra subito ai rimedi, anche se temporanei”
“Abbiamo lasciato il semideserto edificio del Polo Tecnico – dicono Monaco e Pantina – con la consapevolezza che, in assenza di interventi tempestivi forti e radicali non sarà possibile districarsi dalla situazione di grave crisi in cui versa da tempo il più importante Ufficio Tecnico della nostra città. Come abbiamo detto all’assessore è essenziale porre in essere rimedi immediati seppure temporanei: prevedere la presenza in ufficio del personale nella prima parte della mattina (cioè nelle ore meno calde), come già proposto, fin qui inascoltato, dallo stesso Di Dio; acquistare alcuni fan coil portatili (o anche semplici ventilatori) di cui dotare se non tutti almeno gli uffici strategici non sostituibili dallo smart working; distribuire le ferie del personale arco di tempo più ampio in modo da evitarne la concentrazione in un periodo ristretto come quello d’agosto”.
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