Creare una Rete blockchain del Mediterraneo partendo dalla Sicilia. È uno degli obiettivi del Consorzio Meditchain, presentato a Milano dal fondatore e presidente Marco Di Marco. A raccontarlo il Sole 24 Ore.

Insieme in quest obiettivo imprese di settori diversi: da Informamuse alla Banca Popolare di Sant’Angelo; da Emi, uno dei più importanti System Integrator italiani, a NdM Holding, società di consulenza alle imprese; da Giglio.com, piattaforma di vendita on line B2C di abbigliamento di lusso multimarca, in particolare Made in Italy, a RmStudio, il primo studio di consulenza tradizionale ad offrire servizi professionali con soluzioni Blockchain.

“È tempo che la blockchain superi la fase dei convegni e dei progetti pilota, e metta in campo concretamente il suo potenziale – dice Di Marco – . Per farlo dobbiamo passare dalle parole ai fatti. Il Consorzio Meditchain nasce per questo ed è il primo consorzio nazionale che mette insieme una pluralità di soggetti che hanno deciso di procedere insieme nello sviluppo di soluzioni basate su questa tecnologia innovativa”.

“Meditchain guarda anche al Mediterraneo – aggiunge Di Marco – e si candida come Rete tecnologica naturale. Vogliamo coinvolgere università, imprese, pubbliche amministrazioni, professionisti, associazioni di tutto il bacino del Mediterraneo creando un link diretto con l’Ue».  Grandi le opportunità nel settore bancario, come sottolinea Ines Curella, amministratore delegato della Banca popolare Sant’Angelo: «Sono tre gli obiettivi – dice -: usare la tecnologia Blockchain per fornire ai propri clienti l’accesso a servizi innovativi nel campo dei pagamenti digitali; amplificare il ruolo sociale della Banca, creando spazi virtuali di incontro in cui tutti i nostri clienti possano pubblicizzare o proporre uno scambio di competenze o servizi; agevolare lo sviluppo di innovative forme di assistenza informativa e dispositiva tramite i canali digitali – già oggi in studio di fattibilità – in favore di pubbliche amministrazioni, istituzioni e soggetti privati”.