E’ il 2019 l’anno con più elevato numero di scioglimenti di Consigli comunale in Sicilia. Ben 7 enti sono stati sciolti dallo Stato per infiltrazioni della criminalità organizzata.

E’ “Avviso Pubblico” che passa in rassegna i comuni sottoposti a scioglimento. Nel corso di quest’anno sono stati 21 gli enti locali interessati; 26, invece, i decreti di proroga di precedenti scioglimenti. Dal 1991, anno di entrata in vigore della legge che disciplina tale istituto, è la settima volta che viene superata la soglia dei 20 scioglimenti (vedi grafico 1). Considerando anche le proroghe, si ottiene la cifra più rilevante di questi 29 anni. Nel complesso sono stati emanati 545 decreti ex art. 143 del testo unico sugli enti locali, dei quali 205 di proroga; su 340 decreti di scioglimento, 23 sono stati annullati dai giudici amministrativi.

In Sicilia nel 2019 sono stati sciolti Pachino (Siracusa), San Cataldo (Caltanissetta), Mistretta (Messina), San Cipirello (Palermo),  Torretta (Palermo), Misterbianco (Catania) e  Mezzojuso (Palermo).  Come detto, in Italia sono 21 i comuni sciolti, tutte amministrazioni collocate nel Meridione del Paese; per la precisione: 8 in Calabria, 7 in Sicilia, 3 in Puglia, 2 in Campania e 1 in Basilicata. 

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