Prima si pensi alle elezioni amministrative, solo dopo si potrà pensare alle regionali. Così il leader del Carroccio, Matteo Salvini, gela il presidente della Regione, Nello Musumeci. Il vertice del centrodestra organizzato da Berlusconi con la Meloni e Salvini si è chiuso con un netto nulla di fatto e la spinosa questione siciliana resta ancora aperta.

Salvini, “Niente d’irrecuperabile”

“Io lavoro per unire. In quasi tutti i comuni, con un’eccezione per 5 o 6 città, siamo uniti. Ieri ci sono stati toni un po’ diversi, ma niente d’irrecuperabile”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini a Radio Anch’io su Rai Radio1 parlando del vertice di centrodestra d’ieri. Ma è la questione delle elezioni regionali che nel centrodestra tiene banco soprattutto dopo che a Palermo è stato trovato un accordo all’ultimo minuto, seppur con qualche mal di pancia, sulla candidatura comune di Roberto Lagalla.

La questione siciliana che irrita Berlusconi

Sulla questione siciliana Salvini ha ribadito che “l’importante è che in Sicilia decidano i siciliani”. E la questione Musumeci? “Il 12 giugno – ha spiegato – si vota a Palermo e Messina con l’obiettivo di vincere. Il giorno dopo si può risolvere la questione Sicilia come sempre abbiamo fatto nel passato”. Tutto rinviato a dopo il 12 giugno quindi? Fratelli d’Italia difficilmente mollerà la ricandidatura di Musumeci. “L’unità della coalizione non basta declamarla — dicono da Fratelli d’Italia a conclusione del vertice — occorre costruirla nei fatti». A cominciare proprio dalla ricandidatura di Musumeci”. I meloniani in una nota si spingono oltre e annunciano “la personale dichiarata disponibilità di Silvio Berlusconi” davanti al bis per il governatore, che si sarebbe però fermata “di fronte alla richiesta di Matteo Salvini di ritardare l’annuncio del candidato”. Parole che avrebbero suscitato in Berlusconi “sorpresa e irritazione”.

La Lega nettamente contraria

È la Lega lo schieramento che va deciso per il no a Musumeci. “I dubbi su Musumeci — ha fatto sapere Minardo — non sono di Salvini o della Lega, ma semmai della netta maggioranza dei siciliani, stando ad esempio all’ultimo sondaggio pubblico di Swg, che lo vede purtroppo terzultimo per gradimento in tutta Italia. La Lega continua a sostenere lealmente la giunta Musumeci e a lavorare non per interesse di partito ma per il bene dei siciliani, e la scelta sul futuro governatore verrà presa in Sicilia, non a Roma o a Milano”

La risposta alla Lega da Diventerà Bellissima

Alle polemiche sollevate dal segretario regionale della Lega Minardo, su un basso gradimento di Musumeci in un sondaggio swg che giustificherebbe perplessità della Lega, nonostante il deciso si al musumeci bis di Fratelli d’Italia e il personale apprezzamento più volte dichiarato di Berlusconi, risponde la portavoce Diventerà Bellissima Giusi Savarino: “Va dato merito a Minardo, forse spinto da personali desiderata delusi, di avere una grande capacità di ricerca, avendo individuato un unico sondaggio di gradimento meno positivo per Musumeci, mentre lo abbiamo visto silente dopo gli innumerevoli sondaggi che incoronano Musumeci vincente, contro chiunque e con qualunque formula politica e nonostante il continuo fuoco amico. Sono certa che i leader nazionali sapranno trovare una necessaria sintesi politica per le regionali in Sicilia, così come in Lombardia. Intanto il Presidente Musumeci continua a lavorare, incontrare i siciliani e ad aprire cantieri, come domani ad Agrigento”.

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