Il volume dell’acqua negli invasi in Sicilia quest’anno non desta per ora preoccupazione, ma bisogna intervenire per rispondere alle legittime richieste degli agricoltori, alle prese con i gravi problemi legati alle alte temperature e alle disfunzioni delle reti di distribuzione irrigua. La riunione convocata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, a Palazzo Orlèans, a Palermo, è servita a fare il punto sulla situazione dell’approvvigionamento idrico nell’Isola, anche alla luce dello stato di siccità che allarma le regioni del Nord Italia e che induce a non abbassare la guardia.
Nessuna emergenza in Sicilia
All’incontro hanno preso parte gli assessori regionali all’Agricoltura, Toni Scilla, e al Territorio, Toto Cordaro, i direttori dei dipartimenti regionali dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Acqua e dei rifiuti, il segretario generale dell’Autorità di bacino, i vertici dei due Consorzi di bonifica, il direttore della Struttura contro il dissesto idrogeologico e il capo della Protezione civile regionale. Sulla base dei dati in possesso della Regione, non esistono in questo momento condizioni di emergenza, ci sono però delle criticità di carattere contingente, legate ai cambiamenti climatici e alle alte temperature, e di ordine strutturale, riguardo alle reti di distribuzione, sulle quali bisogna intervenire e per le quali si è deciso d’interessare il governo nazionale. Tutti i partecipanti al vertice hanno concordato sulla necessità che il Parlamento regionali approvi velocemente la riforma dei Consorzi di bonifica.
La riforma dei consorzi di bonifica
“Riformare i Consorzi di bonifica – dichiara il presidente Musumeci – è sempre stata una priorità per il mio governo. Abbiamo varato una proposta di riforma che prevede non solo che la gestione torni agli agricoltori, ma che ci sia, da parte della Regione, una graduale riduzione del debito accumulato in decenni e la riqualificazione della rete di distribuzione dell’acqua, mai sostituita in sessant’anni. È urgente che l’Ars approvi questa legge, per dare concretezza a un cambio di passo definitivo atteso da tempo da tutto il mondo agricolo siciliano”.
Il Pd, aumento tariffe Consorzio Bonifica, provvedimento scellerato
Intanto il parlamentare regionale del Partito Democratico Michele Catanzaro ha presentato una urgente interrogazione al governo regionale per denunciare la gravità della recente deliberazione del commissario straordinario del Consorzio di bonifica “Agrigento 3”, con la quale si prevedono aumenti delle tariffe per i servizi irrigui in favore degli imprenditori agricoli del territorio agrigentino. “La delibera contiene importi a dir poco scellerati in una fase storica in cui questo importante settore produttivo è in ginocchio per il caro gasolio – dice Catanzaro – c’è un importo di beneficio irriguo di 150,00 euro per ettaro raddoppiato rispetto ai 75 euro del 2021, mentre il costo dell’acqua da 0,21 euro al metro cubo passa a 0,29 euro”.
Aggravate le condizioni economiche delle aziende
“Assurdo che in un momento così difficile, con le imprese che sono già in grave crisi, si pensi ad aggravare le loro condizioni economiche – continua Catanzaro – incontrerò a breve l’assessore regionale alle politiche agricole per sollevare la questione e chiedere un intervento urgente del governo della Regione Siciliana. I Consorzi di bonifica stanno fornendo servizi insufficienti, le reti hanno bisogno di un ammodernamento, ci sono perdite idriche che fanno disperdere acqua ed è assurdo che i costi ricadano sui nostri agricoltori”. “Non possiamo accettare simili tariffe – conclude Catanzaro – le istituzioni regionali devono fare un passo indietro con un gesto di responsabilità in difesa del comparto e non limitarsi a facili promesse”.
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