“In una lista del Pd c’è il figlio di un boss”. Sono forti le dichiarazioni del cordinatore del partito di Forza Italia Antonio Tajani rese durante Agorà, trasmissione del mattino di Rai3, condotta da Gerardo Greco su Rai3.

Cosa ha detto Tajani

“In una lista del Pd c’è il figlio di un boss che sta in carcere. Io sono un garantista. Naturalmente, non ha nessuna colpa, ma se si vuole parlare di relazioni, allora, parliamo anche di questo”. Lo ha detto il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, rispondendo a una domanda, ad Agorà, sul caso dell’arresto di un candidato di FI a consigliere comunale, a Palermo.

Su Polizzi, “Forza Italia è parte lesa”

“Purtroppo – spiega Tajani – sono cose che capitano: quando si accettano le candidature e si presentano i certificati, i partiti non sanno se un candidato potrà poi commettere qualche reato durante la campagna elettorale. Su quanto accaduto a Palermo – entra nel merito Tajani – Forza Italia è parte lesa. Perché Polizzi, che peraltro non conosco, è un candidato tra i tanti, che ha avuto contatti durante la campagna elettorale con quelle persone con cui invece noi non abbiamo nulla a che fare”.

Lo sconcerto di Forza Italia

Dopo il “mea culpa” del leader siciliano Gianfranco Miccichè, anche il coordinatore azzurro di Palermo Andrea Mineo non ha nascosto la propria amarezza ma al tempo stesso incredulità per l’arresto di Pietro Polizzi. “Siamo sconcertati – dichiara Mineo – per quello che è accaduto oggi ma nessuno mai poteva immaginare una cosa del genere, perché avevamo curato, in maniera certosina, tutti gli adempimenti propedeutici alla formazione delle liste, come imposto dalle normative vigenti. Polizzi era stato candidato con altre forze politiche e risulta incensurato”.

Immagine del partito danneggiata

“Questa vicenda ha danneggiato l’immagine del nostro partito – sottolinea Mineo -. Per questo condivido la scelta del nostro coordinatore Gianfranco Miccichè di far costituire Forza Italia parte civile in caso di rinvio a giudizio di Polizzi. Il suo arresto, comunque, non inficia il lavoro fatto sui territori e all’interno della coalizione, oltre alla tenuta della nostra lista, che è costituita da amministratori, professionisti e componenti della società civile”.

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