Con il nuovo bando Isi 2022 l’Inail mette a disposizione delle imprese che investono in sicurezza e prevenzione oltre 333 milioni di euro a fondo perduto. Di questi oltre 21 milioni solo per la Sicilia, per sostenere la realizzazione di progetti per migliorare i livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il fondo del bando Isi per la Sicilia è suddiviso in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari ed alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Al primo asse, investimenti, è destinata la quota più grande, pari a 9.8 milioni di euro. Suddivisi in 9,5 milioni per i progetti di investimento e 300 mila per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

Misure per la riduzione dei rischi

Il secondo, movimentazione manuale dei carichi prevede, 2,3 milioni di euro per la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Lo stanziamento del terzo, amianto, destina alla Sicilia 5,3 milioni di euro per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Mentre il quarto, Specifici settori, mette a disposizione quasi 700 mila euro per progetti per micro e piccole imprese operanti nella ristorazione. L’importo del quinto asse, agricoltura, riservato ai progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.

Supporto alle aziende

“L’impegno di tutta la struttura regionale dell’Inail – afferma il direttore regionale Inail Sicilia Giovanni Asaro – è diretto a fornire tutto il supporto e la consulenza necessaria alle aziende siciliane. Ovviamente a quelle che vorranno investire per migliorare la sicurezza dei propri lavoratori. Gli interventi che verranno realizzati forniranno anche un contributo all’economia regionale. Attraverso questi finanziamenti sarà possibile raggiungere un duplice obiettivo. Più alti standard di sicurezza per i lavoratori ed una maggiore competitività tra imprese che operano nel rispetto delle norme”.

Il meccanismo per finanziamenti non assegnati

Previsto un meccanismo per la ridistribuzione dei finanziamenti non assegnati. Per ogni progetto ammesso, il contributo Inail erogato in conto capitale può coprire fino al 65% delle spese sostenute fino a un massimo di 130mila euro. Questo sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di intervento. Per ottimizzare l’utilizzo dei fondi messi a disposizione dal bando è previsto un meccanismo che consentirà di ridistribuire i finanziamenti non assegnati. Questo in caso di mancato utilizzo di tutte le risorse destinate ad alcune Regioni o Province autonome.

Finanziamenti da richiedere entro il 16 giugno

La prima fase della procedura per l’assegnazione dei 333 milioni di euro per migliorare la sicurezza delle imprese prenderà il via il prossimo 2 maggio. Le imprese avranno tempo fino alle ore 18 del 16 giugno per inserire e salvare la domanda di accesso al contributo sul portale dell’Istituto. Nel nuovo applicativo “Isi domanda” l’utente ritrova diverse informazioni nell’ambito del progetto Isi e vede rappresentato graficamente il flusso di lavoro e lo stato della sua domanda. Il sistema di profilazione per l’accesso ai servizi online dell’Inail è stato inoltre adeguato. Si sono introdotti due nuovi specifici profili riservati a professionisti e società di intermediazione delle imprese che eseguono esclusivamente gli adempimenti connessi con la partecipazione ai bandi Isi.

Rilascio delle nuove abilitazioni e modifica dell’incaricato

Ci sono nuove categorie di utenti che possono svolgere attività di intermediazione per la richiesta degli incentivi. Si vanno ad aggiungere a quelle già profilate per l’accesso ai servizi relativi alla gestione assicurativa. Per il rilascio dell’abilitazione all’accesso ai servizi online agli intermediari che operano unicamente sui bandi Isi, sono stati predisposti appositi moduli di richiesta. Il rilascio delle abilitazioni ai nuovi profili è affidato alle sedi Inail competenti per territorio. Queste operano tramite il “cruscotto di abilitazione” sulla base delle richieste ricevute.

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