intanto sinistra comune parla di "sistema rifiuti criminale e criminogeno"

Incendi a Bellolampo, Fava: “Antimafia ascolterà Rap e Comune”

“Il quarto incendio, in meno di un mese, che interessa l’area della discarica di Bellolampo a Palermo, è motivo di forte preoccupazione. Per i problemi che determina nella gestione della raccolta in città e nei comuni della provincia e per la necessità di utilizzare in emergenza altri impianti, quasi sempre privati, per il conferimento dei rifiuti.
Quello dei rifiuti è un business con un giro di affari milionario su cui la commissione regionale antimafia intende svolgere un approfondimento.
Per questo nei prossimi giorni con ascolteremo i vertici dell’azienda RAP e rappresentanti dell’amministrazione comunale”.

Lo dichiara Claudio Fava, Presidente della Commissione regionale antimafia.

Sulla vicenda incendi a Bellolampo intervengono i consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno

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“L’ennesimo incendio divampato in queste ore nelle vicinanze della discarica di Bellolampo – scrivono i consiglieri – è un segnale che impone attenzione sia da parte delle istituzioni che delle autorità preposte a vigilare. Denunciamo un ‘sistema rifiuti’ criminale e criminogeno che ha trovato forti appigli anche nella politica e che da anni impedisce la svolta, cioè l’attivazione di un circuito virtuoso, dal conferimento allo smaltimento dei rifiuti. E’ evidente la matrice dolosa e la complessiva regia dietro ai tanti roghi. Chiediamo l’intervento della prefettura e la collaborazione delle cittadine e dei cittadini. È un problema di ordine pubblico, ormai, perchè fatti naturali e colposi non possono trasformarsi in sistematici incendi. Tutto ciò mette a rischio la gestione dei rifiuti ed è l’aspetto su cui bisogna soffermarsi per fare piena luce su ciò che sta accadendo. Ma è assolutamente fondamentale che tutti facciano di più, dall’azienda alle persone, che spesso conferiscono I rifiuti in modo ‘disordinato’, per scongiurare il pericolo che l’emergenza rifiuti diventi cronica e si aggravi”.

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