Tre incendi e quattro auto danneggiate tra Palermo e provincia. E’ il bilancio di una notte complicata in questo territorio dove sono state già avviate le indagini da parte delle forze dell’ordine per riuscire a capire la matrice dei raid con il fuoco. Due i mezzi andati a fuoco a Palermo, uno invece a Carini e l’altro a Cefalù. In tutti i casi ad intervenire i vigili del fuoco che hanno provato a salvare il salvabile al loro arrivo.

Gli interventi

Intorno alle 4 di questa notte due le auto in fiamme a Palermo in via Mariano Accardo. Si propende per il dolo. I due mezzi era posteggiati l’uno accanto all’altro e sono andati pesantemente danneggiati. Un altro veicolo a fuoco invece a Carini, sul lungomare Cristoforo Colombo. Fiamme anche a Cefalù in via Roma, anche qui una macchina è stata danneggiata nella parte anteriore.

In provincia ancora fuoco

Altro incendio di auto in provincia con indagini dei carabinieri era avvenuto nella notte tra il 31 agosto e l’1 settembre scorsi a Camporeale, nel Palermitano. Ad andare a fuoco il mezzo intestato ad un operaio di 40 anni residente in paese con qualche precedente. Il veicolo è andato parzialmente distrutto. Al lavoro per tutta la notte i militari dell’arma della locale stazione alla ricerca di indizi per riuscire a risalire all’autore del raid. Attorno alla Lancia Y data alle fiamme sono state trovate tracce di liquido infiammabile.

Altri roghi “strani”

Non solo le auto che nel palermitano vanno a fuoco. Appena qualche giorno fa è toccata la stessa sorte persino ad una cabina per le fototessere che è andata in fiamme all’angolo fra via Dante e piazza Castelnuovo. Sono intervenuti i vigili del fuoco che, servendosi di un camion e di un’autopompa, hanno spento il rogo in pochi attimi. Le forze dell’ordine, giunte sul posto, si sono attivate per ricostruire la dinamica di quanto avvenuto. Tanti i curiosi che si sono radunati nel marciapiede di fronte al luogo dell’accaduto. Le fiamme hanno causato diversi danni alla struttura ed hanno lambito i muri perimetrali della scuola Archimede, senza però causare comunque conseguenze né all’istituto scolastico stesso né agli alberi presenti in zona.

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