Intervenuto ai microfoni dei giornalisti a margine dell’incontro dedicato al PUMS Metropolitano, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla è intervenuto sull’ennesima catena di incendi che ha colpito il capoluogo siciliano. Una serie di focolai che ha interessato in particolare le periferie, Brancaccio ed Acqua dei Corsari su tutti. Fiamme anche a Belmonte Chiavelli e in viale Regione Siciliana. Roghi registrati purtroppo anche all’interno dell’impianto di Bellolampo, dove una grossa colonna di fumo nero si è sollevata dall’area nei pressi del TMB.

Lagalla su rogo a Bellolampo: “Spero che gufi non parlino di diossina”

Proprio su quest’ultimo aspetto si è concetrata l’attenzione del primo cittadino, il quale ha parlato di una situazione tutto sommato sotto controllo. “Abbiamo scampato un pericolo di un ulteriore incendio a Bellolampo, dove hanno preso fuoco delle sterpaglie pericolosamente vicine al TMB. Mi auguro che i gufi di turno non riprendano discorsi assurdi sulla diossina. Nessun rifiuto è stato coinvolto in questa vicenda. Avremmo pregiudicato ulteriormente una situazione che, va detto, è già di per se drammatica qual’è quella della raccolta rifiuti in città”. Fatto di cui si discuterà nel prossimo vertice convocato con i sindacati per lunedì 25 settembre a Palazzo Palagonia.

Comune in costante contatto con Prefettura e vigili del fuoco

Ma l’area della discarica alle porte di Palermo non è stata la sola, purtroppo, ad essere intaccata dagli incendi. Fatto su cui Roberto Lagalla esprime la costante attenzione dell’Amministrazione Comunale. “Sugli altri incendi, l’intervento delle forze dell’ordine abbiamo attutito i danni, più alle case che alle abitazioni o strutture sociali che semmai hanno avuto problemi transitori legati al fumo. Pare che vi siano problemi nella zona di Acqua dei Corsari e, in parte residuale, nella zona di San Ciro. Il Coc comunale è comunque aperto presso la sede della polizia municipale. Siamo in costante contatto con i vigili del fuoco e la Prefettura. Stiamo vigilando sulla situazione“.

Zacco (FI): “Ritardi del governo romano inaccettabile”

Sull’emergenza incendi arriva però il duro commento dell’esponente di Forza Italia Ottavio Zacco. Il consigliere comunale azzurro attacca senza mezzi termini il ministro con delega alla Protezione Civile, ovvero l’alfiere di Fratelli d’Italia Nello Musumeci. “A distanza di due mesi dagli incendi che hanno messo in ginocchio la nostra isola, il Ministro titolare della delega alla Protezione Civile a tutt’oggi non ha ancora predisposto gli atti necessari affinché il Consiglio dei Ministri possa decretare lo stato di calamità naturale, senza il quale non è possibile attivare tutte le procedure di aiuti ai tanti cittadini che hanno visto andare il fumo le proprie abitazioni e le proprie attività commerciali, un ritardo ingiustificabile da parte di un Ministro siciliano ed ex Presidente della Regione”.

Già durante la terribile giornata del 25 luglio, la nostra città è stata abbandonata – ha attaccato Zacco -, insieme agli operatori delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco, del Corpo Forestale, della Protezione civile e dei tanti volontari che grazie al loro spirito di abnegazione hanno evitato danni ancora più gravi a cose e persone. Auspico una ferma presa di posizione affinché il Governo Centrale possa decretare nel prossimo Consiglio dei Ministri utile lo stato di calamità naturale, così da poter avviare tempestivamente tutti gli atti necessari all’erogazione degli aiuti necessari per ridare un tetto ai tanti siciliani che hanno perso la propria abitazione e per dare un sostegno concreto alle attività produttive della nostra città devastate dalle fiamme”.

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