La scia di incendi ai rifiuti non si arresta a Palermo e comincia anche pericolosamente a prendere piede anche in provincia. Nella notte di domenica i piromani ancora una volta hanno dato libero sfogo ai loro impulsi. Pericolosissima tendenza che rischia di ammorbare la città di fumi dannosi anche per la salute dei cittadini e per l’ambiente in generale.
I raid a Palermo
Questa notte gli incendi sono stati appiccati ai rifiuti in due quartieri periferici di Palermo. E’ accaduto in via Pensabene nella zona di San Lorenzo e in via Tindari nella zona di Boccadifalco. A fuoco contenitori traboccanti di spazzatura e sacchetti abbandonati per strada. Per tutta la notte al lavoro i vigili del fuoco per spegnere i vari incendi segnalati.
Quelli in provincia
In provincia invece il fuoco ha interessato i paesi di Misilmeri e Bagheria. Anche qui si fa sentire qualche problema legato alla raccolta dei rifiuti dopo la chiusura della discarica di Oikos. Problema che sulla carta è stato superato con l’intervento della Regione che porterà la spazzatura anche all’estero. Ma è chiaro che questa procedura ha tempi più lenti e farraginosi e quindi la raccolta ne risente.
Problemi maggiori sul capoluogo
I problemi più pesanti sino ad oggi si sono risentiti a Palermo. Da oramai una decina di giorni la città è di nuovo invasa dalla spazzatura ma da Rap (società che gestisce il servizio di raccolta) rassicurano che tutto sarà presto risolto. A parlare in questi giorni è stato il presidente dell’azienda Giuseppe Todaro riguardo alla situazione in città durante una conferenza stampa dedicata al potenziamento delle campane del vetro. Un problema che, secondo l’esponente della società, deriva anche da una generalizzata mancanza di controllo sugli orari di conferimento. Ma anche da una ben nota carenza di personale che da tempo affligge l’azienda. La soluzione è solo una: assumere. E su questo solo i concorsi attualmente in corso potranno metterci una pezza.
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