Troppe cose poco chiare nella vicenda della tragedia in Egitto, fra novembre e dicembre dello scorso anno, dove, a causa di un incidente stradale, è morto il professore Giuseppe Provenzano, originario di Partinico, in provincia di Palermo. Laureato in Ingegneria, Giuseppe Provenzano aveva 58 anni ed era docente universitario alla Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo.

La famiglia vuole i verbali dell’incidente

Dopo oltre un mese, le circostanze dell’incidente che in quella drammatica notte hanno causato la morte in Egitto del professore universitario Antonio Provenzano, non sono state ancora del tutto chiarite. Per fare luce sulle dinamiche la famiglia Provenzano, originaria di Partinico, in provincia di Palermo, ha quindi deciso di rivolgersi allo studio legale Palmigiano e Associati, che ha immediatamente avviato l’iter in Egitto per acquisire i verbali e la documentazione del sinistro.

Professore molto noto

Il docente, laureato in ingegneria, era uno dei più stimati professori del Dipartimento di Agraria di Palermo, con una specializzazione nel settore dell’idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali e si trovava in Egitto per un progetto di ricerca. Mentre viaggiava a bordo di un pulmino, nella notte tra il 30 novembre e l’1 dicembre 2022, secondo quanto riferito da testimoni, è morto lungo la strada che collega Assuan e Abu Simbel.

La famiglia

“Mio fratello – ha commentato Loredana Provenzano – si trovava in Egitto perché impegnato in un progetto di formazione per tecnici idraulici locali presso l’Università di Aswan, ed era accompagnato da un giovane borsista del suo corso di laurea. Ad oggi, non abbiamo mai avuto dalle autorità locali l’esatta dinamica di cosa sia accaduto quella notte e delle risposte su eventuali responsabilità di terzi soggetti coinvolti. Inoltre, il suo computer è ancora detenuto dall’Ambasciata in Egitto, e lo vorremmo restituito. La console italiana a Il Cairo ci hanno fatto le condoglianze e ci ha detto che ci avrebbe richiamato per darci informazioni sulla dinamica dei fatti – racconta – Ma noi non abbiamo più sentito nessuno e abbiamo dovuto fare diversi tentativi, attraverso i legali, per contattarla. Mio fratello prima di partire era sereno, felice”.

Gli avvocati

Gli avvocati Alessandro Palmigiano e Lucio Savagnone insieme alla dottoressa Rosa Guttuso, hanno quindi iniziato un iter in Egitto. “Stiamo chiedendo una relazione sugli eventi, sui mezzi e le persone coinvolte e abbiamo fatto richiesta per avere consegnato il computer del professore. Grazie a dei contatti locali, il nostro Dipartimento di diritto internazionale si è attivato immediatamente con le autorità egiziane per ottenere chiarezza e maggiori informazioni sulla vicenda” ha detto Alessandro Palmigiano, managing partner dello studio palermitano che da anni si occupa di diritto internazionale.

 

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