Incidente sul lavoro a Monreale (Palermo). Antonio Alongi, operaio edile di 55 anni, ha perso la vita mentre eseguiva alcuni lavori sul tetto di una villetta a due elevazioni in via Regione Siciliana. L’uomo è precipitato da un’altezza di tre metri.

Carabinieri e ispettori del lavoro sul posto

Sono intervenuti i carabinieri, insieme al personale del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Palermo. I soccorritori del 118, giunti con un’ambulanza, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio.

I carabinieri stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente. Militari specializzati in sicurezza sul lavoro hanno avviato un’indagine per chiarire le cause della caduta e verificare se fossero state adottate tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente. La salma dell’operaio è stata portata all’istituto di medicina del Policlinico per eseguire l’autopsia.

La reazione sindacale Cisl

“Ancora una volta il mondo del lavoro paga un prezzo inaccettabile sul fronte della sicurezza sul lavoro, quello della vita dei lavoratori. Siamo vicini alla famiglia della vittima dell’ennesima tragedia. Siamo stanchi e addolorati, la frequenza di questi gravi episodi ci allarma” dice  Federica Badami segretaria generale Cisl Palermo Trapani.

“Da chiarire bene la dinamica ma di certo, con oltre sei mila casi di infortuni sul lavoro solo lo scorso anno, il nostro territorio si conferma fra i più colpiti da questa vera e propria emergenza. Lo ribadiamo servono subito politiche mirate di prevenzione e misure specifiche per settore e territorio partendo proprio dallo studio dell’incidenza del fenomeno. La sinergia fra tutte le realtà che si occupano del tema deve essere alla base di ogni strategia futura”.

Per il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese, “è sempre il settore edile ad essere quello più colpito, se non si interviene con adeguati dispositivi di sicurezza, prevenzione e controlli nei cantieri, i rischi corsi da questi lavoratori non potranno mai essere eliminati. Fondamentali potrebbero essere le nuove tecnologie per creare ambienti di lavoro sicuri. Mercoledì 19 celebreremo il nostro congresso provinciale a Palermo, e uno dei temi centrali per noi, è e sarà sempre quello della sicurezza, la tutela della vita viene prima di ogni altra logica o priorità” conclude Danese.

Lionti (Uil Sicilia): “Un altro padre di famiglia non tornerà più a casa”.

“Non passa giorno senza leggere o ascoltare dichiarazioni scandalizzate per la carenza di sicurezza nei posti di lavoro. In Sicilia, però, si continua a conteggiare una lunga scia di morti sul lavoro. Un altro padre di famiglia, infatti, oggi non tornerà più a casa”. Così Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, alla notizia dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita l’operaio edile Antonino Alongi, di 55 anni, che aggiunge: “Mentre attendiamo di capire cause e circostanze di questo ennesimo incidente, ci stringiamo forte a questa famiglia. Bisogna fare scelte di cambiamento, e subito. Da anni chiediamo norme più restrittive sulla sicurezza, strumenti per la formazione e maggiori risorse per il controllo”.

 Fillea “Sicurezza assente. Nei comuni troppi cantieri abusivi e lavoro in nero”

Palermo 17 marzo 2025 – “L’ennesima tragedia sul lavoro che distrugge un’altra famiglia e interroga tutti, a soli dieci giorni di distanza dalla morte del giovane imprenditore schiacciato a Termini Imerese dal mezzo che stava utilizzando”, dichiara il segretario generale della Fillea Cgil Palermo, Piero Ceraulo, commentando la morte di Antonino Alongi, 55 anni, l’operaio edile di Monreale che ha perso la vita oggi precipitando dal primo piano di un’abitazione.

Come le altre volte, la Fillea si è recata sul luogo dell’incidente, per verificarne le dinamiche. “E ai nostri occhi si è presentata un’agghiacciante verità: abbiamo ancora una volta constatato quella che è ormai diventata una triste e abbastanza chiara consuetudine – stigmatizza Ceraulo – Nei comuni della provincia, si sta registrando un aumento repentino di lavoro nero e irregolare e si avviano cantieri in assenza di denuncia di inizio dei lavori e di norme di sicurezza e di tutele. La dice lunga il fatto che sul posto non ci fosse il cartello del cantiere, che invece deve essere ben visibile e contenere le informazioni sulla ditta coinvolta nella realizzazione dei lavori, su chi li ha commissionati, sulle autorizzazioni concesse”.

“E non abbiamo visto misure di sicurezza predisposte tali da evitare cadute dall’alto – prosegue Ceraulo – I controlli, che ogni volta sollecitiamo, sul territorio del palermitano procedono ancora a macchia di leopardo. Diventa pertanto difficile riconoscere le irregolarità, malgrado le nostre continue denunce, che sono ormai diventate nei paesi una metodologia. Non ci si preoccupa di intensificare i controlli e quindi i cantieri privati abusivi proliferano”.

Oggi la Fillea aveva in corso una riunione con il comitato delle vittime del lavoro edile, di cui fanno parte anche i familiari delle vittime della strage di Casteldaccia, che hanno appreso quasi in diretta del nuovo incidente mortale.

“A distanza di quasi un anno dalla terribile strage di Casteldaccia, oggi ci siamo ritrovati insieme ad affrontare un dramma che ancora una volta ha sconvolto un’altra famiglia – dichiarano Fabrizio Giordano, Chiara Raineri e Monica Garofalo, responsabile del comitato – Lanciamo per l’ennesima volta il nostro appello alle istituzioni, chiedendo di intervenire in maniera concreta e immediata. O tutti i soggetti che si occupano di sicurezza dialogano tra di loro, oppure questa strage continua non avrà mai fine. Siamo disponibili sin da subito ad aiutare i familiari di Antonino Alongi per offrire tutto il nostro supporto, sia dal punto di vista economico che legale e psicologico”.

La Fillea Cgil Palermo si attiverà presto con una nuova mobilitazione per rafforzare le richieste di qualche giorno fa per la riconvocazione del tavolo sulla sicurezza in Prefettura.