Una tragedia annunciata. Prima o poi doveva “scapparci il morto”. Tutta la città è in quelle condizioni. C’è sgomento ma nessuna sorpresa a Palermo per la tragedia della circonvallazione costata la vita a Samuele Fuschi, 38 anni e padre di quattro figli. Adesso si è aperta la caccia alle responsabilità non solo di quella buca ma anche delle condizioni della città. Una tragedia che potrebbe replicarsi in qualsiasi momento e ion qualsiasi altra strada. Una tragedia preannunciata da centinaia di infortuni.
L’indagine sui lavori in viale Regione
ma si comincia proprio da Viale regione dove la Polizia Municipale pone l’accento sulle condizioni dell’asfalto “Quella buca in viale Regione Siciliana è davvero brutta. Dimostrerebbe che i lavori di rifacimento dell’asfalto non sarebbero stati fatti a regola d’arte. Manca il sabbione e tutto quello che deve servire da fondo all’asfalto. Dalla voragine si vede che manca tutto. C’è da comprendere come sia stato possibile. Sarà tutto relazionato alla procura” dicono i tecnici della municipale dopo il sopralluogo eseguito nella zona dell’incidente dove è morto Samuele Fuschi.
Il fascicolo della procura
E’ stato aperto un fascicolo dalla procura di Palermo sulle cause della morte e sulle condizioni dell’asfalto. I periti dovranno accertare quanto la morte sia stata provocata dalla buca e quanto invece da una serie di concause quali la velocità e se il motociclista indossasse o meno il casco che sarebbe stato trovato allacciato a decine di metri dall’incidente.
Il tratto di viale Regione Siciliana resta sequestrato per consentire ai tecnici che saranno nominati di eseguire tutti gli accertamenti tecnici. Si dovranno anche accertare le responsabilità dell’amministrazione comunale.
“Saranno fatti dei controlli sulla strada per verificare se non vi siano altri punti deboli della strada – aggiungono i tecnici – la sicurezza resta al primo posto. Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità”. Le indagini sono state affidate alla polizia municipale che stanno cercando di individuare se via siano o meno telecamere in zona. Gli accertamenti sulla buca saranno eseguiti dalla protezione civile. Il restringimento della strada provocherà certamente disagi alla circolazione.
La disperazione dei parenti
Una vera e propria tragedia. E’ questo il commento più frequente fra chi conosceva Samuele Fuschi, palermitano di 38 anni originario di Falsomiele che ha perso la vita in viale Regione Siciliana. Rabbia, dolore e frustrazione. Lascia una famiglia con quattro figli. Sul posto l’aria che tira è pesante. Tanti i familiari e i conoscenti che si sono radunati immediatamente sul posto. A vigilare sulla situazione ben dieci volanti della polizia di stato, quattro pattuglie della polizia municipale e i mezzi di soccorso del 118, giunti immediatamente sul luogo dell’incidente ma che, di fronte a quanto successo, hanno potuto soltanto constatare il decesso.
I cento infortuni
Ma l’incidente mortale di Fuschi è solo la punta di Iceberg. Di infortuni anche gravi dovuti alle condizioini delle strade, dei marciapiedi e così via se ne raccontano a decine, a centinaia. Un’anziana signora di 73 ann, nella giornata di martedì scorso, è caduta a causa di una buca in via Lorenzo Iandolino, nel quartiere di Partanna-Mondello. In seguito a quanto successo, la signora ha riportato alcuni problemi al setto nasale, poi rimesso a posto manualmente dai soccorritori, e una ben più grave frattura al gomito, la quale richiederà un intervento chirurgico che verrà svolto nella giornata di lunedì 20 maggio.
Ma di casi analoghi ce ne sono una quantità perfino difficile da contare. La città versa in queste condizioni almeno dal 2019. Ad allora risale una vicenda che si è chiusa in questi giorni. Il tribunale di Palermo ha condamato il comune a risarcire 40 mila euro a un’anziana donna che, a causa del marciapiede dissestato, è caduta fratturandosi il polso e rimediando un importante ematoma facciale. La vicenda ha inizio nel 2019, esattamente il 15 novembre, durante la scorsa amministrazione comunale, quando una donna di 70 anni è inciampata mentre camminava lungo il marciapiede di via Terrasanta, all’altezza del civico 36. Ma se si spulciano le cronache si trovano incidenti strada, rovinose cadute, fratture e anche gravi infortuni con cadenze almeno settimanli
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