La cronaca quotidiana ci racconta di decine di vittime in incidenti stradali. Un numero che, purtroppo, non accenna a diminuire a causa dei comportamenti errati di guida: il mancato rispetto delle regole di precedenza, la velocità troppo elevata e la guida distratta. Sono le prime tre cause di incidente che costituiscono complessivamente il 42,4% dei casi. Ma molto spesso complice del sinistro è causato dalla strada dissestata, con buche e avvallamenti.
Anche Forza Italia vuole dare il proprio contributo per fare regredire il numero di incidenti, che nel 45,7% dei casi provocano morti, costituendo il Dipartimento trasporti e sicurezza stradale, affidandolo a Giovanni Teresi, genitore orfano che ha fondato l’Associazione dedicata alla memoria del figlio Emanuele, di appena 17 anni, vittima passiva, nel 2009, di un incidente stradale a Palermo.

‘L’Associazione fondata per Emanuele Teresi onlus’, svolge attività nelle scuole per sensibilizzare i giovani ad una guida sicura; raccogliendo fondi per acquistare defibrillatori donati alle stazioni di Carabinieri. “Il mio impegno quotidiano – dice Giovanni Teresi – diventa superfluo se la politica non si occupa seriamente del problema della sicurezza stradale. Il dolore – prosegue – non ha indirizzo politico e la perdita di vite nelle strade è una piccola responsabilità che ricade su ognuno di noi che facciamo poco o nulla per far mettere le strade in sicurezza. Continuerò a girare la Sicilia per sensibilizzare i giovani ad una guida sicura e per stimolare le amministrazioni locali a riparare il manto stradale e a ripristinare i punti luce nelle vie. Ringrazio Gianfranco Miccichè per aver fatto suo il dolore di noi genitori orfani affidandomi questo compito che porterò avanti con grande impegno”.

I costi sociali degli incidenti stradali sono ingenti e potrebbero essere impiegati nella prevenzione, riparando le sedi stradali, dotandole di segnaletica sia verticale che orizzontale. Secondo gli ultimi dati il costo dell’incidentalità con danni alle persone è stimato in oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (283,1 euro pro capite) e in 1,1 miliardi di euro (223,1 euro pro capite) in Sicilia.