“Il PNRR è una partita troppo importante per la Sicilia, non possiamo perderla a causa di una burocrazia inadeguata”. Sono le parole di Roberto Franchina, delegato di Sicindustria al PNRR, a proposito del Recovery Plan e della figuraccia rimediata dal Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana, con 31 progetti bocciati e milioni di euro in fumo.

“Incompetenza, superficialità e approssimazione”

“Occorre subito creare gli organismi tecnici e politici regionali di controllo sul rispetto dei tempi e dei progetti. Negli apparati burocratici delle amministrazioni non può più esserci spazio per incompetenza, superficialità e approssimazione. I 31 progetti bocciati sono un segnale importante e da non sottovalutare: tutti dobbiamo agire e costruire per il migliore dei risultati”.

“Cacciare i responsabili, basta fumosi inni al complotto”

Queste le priorità: “Occorre procedere con urgenza alla costituzione di organismi di governance tecnici e politici a livello regionale per monitorare le attività e i tempi di realizzazione dei progetti del PNRR. È fondamentale inoltre una verifica delle eventuali responsabilità dei singoli, e poi bisognerà assumere i provvedimenti consequenziali. Non è più tempo di giustificazioni o fumosi inni al complotto. Infine serve operare insieme. Occorre un patto di ferro tra pubblico e privato per realizzare le opere del PNRR. Il governo regionale ha già manifestato disponibilità e apertura e ha già mostrato di sposare la linea di un asse di collaborazione tra imprese e istituzioni che gli imprenditori di Sicindustria hanno lanciato. Solo così potremo vincere questa partita”.

Un danno da 422 milioni

Intanto i fondi persi non sono solo 360 milioni: dalla somma delle possibilità sfumate si arriva quasi a 422 milioni che la Sicilia non otterrà. I problemi nella predisposizione dei progetti a valere sul PNRR erano stati segnalati al Ministero e il ministro Patuanelli in persona aveva risposto con lettera inviata proprio all’assessore Caner (coordinatore della materia in conferenza delle Regioni) il 15 settembre.

Assessore Scilla nell’occhio del ciclone

“Fallimento che – dichiara il deputato Dedalo Pignatone, esponente M5s in commissione Agricoltura. chiaramente risponde a dei parametri tecnici e non certo politici, rappresenta l’ennesimo fallimento della guida Musumeci e dell’assessorato regionale all’Agricoltura. Fossi in loro, mi vergognerei e mi dimetterei”.

Da precisare che i progetti in  questione sono tutti redatti dai Consorzi di Bonifica che sono vigilati dal Dipartimento dello Sviluppo Rurale e non da quello dell’Agricoltura

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