Avrebbero omesso di restituire i compensi aggiuntivi ricevuti come Commissario straordinario della Provincia di Trapani e commissario dell’Ato Alto Belice Corleonese. La legge, infatti, prevede che ai dirigenti regionali a cui venga conferito un incarico aggiuntivo debbano svolgerlo gratuitamente.

Per effetto di questa norma dovranno rispondere dell’accusa di peculato due dirigenti regionali al verttice della burocrazia siciliana fra cui anche la responsabile dell’anti corruzione che dovrebbe vigilare su questi episodi.

Si tratta di Luciana Giammanco oggi dirigente generale del Dipartimento della Funzione pubblica e al vertice della struttura anti corruzione della regione e di Silvia Coscienza dirigente del dipartimento rifiuti dell’assessorato  all’energia.

La prima venna nominata commissario della ex Provincia di Trapani, la seconda dell’ato rifiuti Alto Belice e secondo l’accusa avrebbero dovuto svolgere questi incarichi nell’ambito del loro contratto di lavoro. Ad entrambe è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

Gli incarichi sono tutti stati conferiti dalla giunta Crocetta, il primo dal 2012 al 2013, il secondo dal 2013 al 2014. Secondo la difesa delle due dirigenti all’epoca dei fatti l’applicazione della norma in questione non era ancora chiara e tutta la vicenda è frutto di malintesi giuridici