L’autorità anti corruzione (Anac) ha aperto un’istruttoria sulla realizzazione dei posti Covid all’ospedale di Partinico (Pa). Sono state richiesti i documenti, progetto incarichi per eseguire le verifiche sull’appalto per la realizzazione di 28 posti letti in terapia intensiva per cercare di coprire il gap di richieste in piena pandemia.

“Le richieste di Anac sono, già, state riscontrate e la contabilità relativa a tutta l’operazione chiusa – dicono dall’Asp di Palermo – Con atto deliberativo è stato nominato il collaudatore il quale, nei tempi in cui ha imperversato la pandemia, non avrebbe potuto avere, ovviamente, acceso nelle strutture che, comunque, in virtù della deroga di cui alla legge 27 del 2020, è stato possibile utilizzare per attività covid.

Per la realizzazione delle opere necessarie all’Ospedale Covid di Partinico, l’Asp di Palermo ha operato su delega dell’Ente attuatore, e cioè il Dipartimento della Protezione Civile regionale che, in piena emergenza covid, ha agito per rendere disponibili in tempi brevissimi posti di terapia intensiva e semi intensiva”.

E aggiunge l’azienda sanitaria. “L’operazione non è stata semplice anche perché realizzata con l’Ospedale pienamente funzionante. Grazie agli interventi effettuati ed all’arricchimento del patrimonio tecnologico, il nosocomio di Partinico è oggi uno dei migliori tanto che, in queste ore, ci è stata chiesta disponibilità al ricovero di pazienti provenienti da paesi esteri in difficoltà nel fronteggiare la pandemia.

La stessa Anac, chiaramente, continuerà ad essere dettagliatamente informata e relazionata sulle fasi conseguenti alle procedure di collaudo. Purtroppo, si tratta ancora una volta delle conseguenze dell’esito fuorviante di un impegno sindacale che punta, non all’interesse ed alla tutela del cittadino, ma solo alla volontà di denigrare e ferire l’immagine dell’Azienda. La direzione generale dell’Asp si riserva ogni azione utile a tutela del proprio operato”.

 

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