Salgono a una trentina i ricoveri al reparto del covid dell’ospedale di Partinico, di cui sei in rianimazione. E tornano anche le terribili scene delle ambulanze messe in fila all’ingresso del nosocomio, in attesa che il soggetto contagiato venga trasferito all’interno dell’ospedale per le necessarie cure.

Pazienti con caratteristiche diverse

Secondo quanto trapela dal personale sanitario i contagiati che si stanno presentando in questi giorni al nosocomio partinicese non hanno una ben precisa caratteristica. Le Tac polmonari evidenziano polmoniti di vario stadio, spesso gravi, anche tra persone giovani, tra i 18 e i 60 anni, molti di loro anche senza patologie importanti.

Il rianimatore: “La maggior parte non vaccinati”

Ad emergere anche un’altra dura realtà, sui cui si sta alimentando ogni giorno il dibattito: “Vedo che la maggior parte dei ricoverati – rivela in un post su facebook Giovanni Luca D’ Agostino, medico anestesista rianimatore dell’ospedale Civico di Partinico – non è vaccinato. Il 97%, per essere precisi”.

Situazione aggravata da due settimane

È tornato attivo dai primi giorni di questo mese di agosto il reparto covid al secondo piano dell’ospedale Civico di Partinico. Dopo qualche settimana di totale inattività, poco meno di tre settimane fa si sono cominciati a rivedere i primi ricoverati. Questo per effetto della recrudescenza del contagio, che oramai è tornato a circolare in tutta la Sicilia con una certa forza ed anche nel comprensorio dell’hinterland a cui fa riferimento il nosocomio partinicese.

Il 30 giugno si era passati a covid free

Soltanto a Partinico, che era diventata lo scorso 30 giugno covid free, quindi aveva visto azzerarsi il numero dei positivi, ad oggi si contano 52 contagi e in ballo ci sono anche numerosi di tamponi rapidi che l’Asp sta analizzando con il molecolare per capire se la positività è confermata. Dunque si registra un quadro in cui emerge il ritorno alla circolazione del virus frutto della cosiddetta variante Delta, definita molto più contagiosa.

Le paure e i dubbi sulla variante Delta

In queste settimane i più accreditati virologi stanno ipotizzando che proprio questa variante possa in qualche modo sfuggire alla protezione immunitaria anche di chi è vaccinato. Secondo poi il ministero della Salute la variante Delta presenta mutazioni che si teme in grado di aumentare la trasmissibilità del virus. L’ospedale di Partinico è stato riconvertito, e quindi riaperto a tutti gli utenti e non solo ai malati covid, dallo scorso 12 giugno.

La strutturazione attuale dell’ospedale

Oltre al pronto soccorso rimasto sempre in funzione h24 oggi disponibili 69 posti letto no covid che vanno ad aggiungersi a quelli che rimangono riservati ai pazienti affetti da coronavirus. Nello specifico sono attivi 4 posti letto di cardiologia e 4 di utic, l’unità di terapia intensiva coronarica; 9 in Spdc, il servizio psichiatrico di diagnosi e cura; 6 di terapia intensiva; 10 di chirurgia (suddivisi in 4 di chirurgia, altrettanti di ortopedia e 2 di urologia); 10 di ostetricia e ginecologia (più 2 di day hospital) e pronto soccorso ostetrico; 18 di medicina e diabetologia (più 4 di day hospital); e 4 di pediatria (più 2 di neonatologia e 2 diabetologia pediatrica).

Un solo reparto al momento per i covid

Un solo piano dell’ospedale è rimasto riservato sempre ai pazienti affetti da coronavirus e può contare su 32 posti letto: 18 di Area Medica e 14 di Terapia Intensiva. Ovviamente si tratta di un numero ridotto di posti letto, rispetto alla normale e reale capienza dell’ospedale, in quanto ancora l’emergenza sanitaria non è cessata e quindi bisogna garantire il distanziamento tra pazienti all’interno dei vari reparti.

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