I sindaci siciliani chiedono l’adeguamento delle indennità e il terzo mandato per i Comuni più piccoli. L’Anci chiede anche un vertice con il presidente dell’Ars Miccichè per discutere di queste problematiche.

La seduta alll’Ars

L’aumento di stipendio per i sindaci siciliani e niente terzo mandato nei piccoli comuni. Lo ha deciso l’Ars il ptimo marzo nel corso di una seduta. Niente terzo mandato consecutivo almeno in questa tornata elettorale, invece, per i sindaci nei comuni fino a 15 mila abitanti ma la decisione non è stata presa in aula. La commissione Affari istituzionali, presieduta da Stefano Pellegrino di Forza Italia ha, infatti, accantonato il disegno di legge, rinviando alla capigruppo dell’Ars la decisione se portare a sala d’Ercole il testo con la deroga ma solo a partire dal 2023.

Sindaci più ricchi

Probabile il via libera all’emendamento che prevede l’aumento degli stipendi per sindaci e assessori comunali, in applicazione della normativa nazionale che ha stabilito gli aumenti con la finanziaria 2022. La norma di recepimento potrebbe essere stralciata dalla legge accantonata e portata comunque in aula separatamente. “Chiediamo che una delegazione di sindaci venga ricevuta urgentemente dal Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, dal Presidente della I Commissione, Stefano Pellegrino e dai Capigruppo parlamentari in merito all’adeguamento delle indennità e al terzo mandato dei sindaci”. Ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di ANCI Sicilia.

Cosa dice l’Anci

“Ribadiamo la necessità dell’adeguamento delle indennità, anche in Sicilia, a partire dal primo gennaio. È noto, infatti, che la Legge di Bilancio 2022 (comma 583, art. 1 Legge 30 dicembre 2021, n. 243 Bilancio 2022) ha previsto un incremento della indennità di funzione dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a Statuto ordinario e tale provvedimento esclude i Comuni delle Regioni a statuto speciale. Il mancato adeguamento sorprende e mortifica il lavoro dei primi cittadini che ogni giorno portano avanti il mandato ricevuto dagli elettori, cercando di far fronte alle varie emergenze così come hanno fatto in questi due anni con le numerose problematiche scaturite dalla pandemia.

Il terzo mandato

Nel corso della seduta, mentre la commissione stava esaminando il ddl il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, infatti, avrebbe telefonato a Pellegrino per chiedergli di fermare tutto.  “In merito al terzo mandato poi – conclude Orlando- ci preme sottolineare che la proposta, già approvata dalla I Commissione dell’ARS, nasce dal presupposto che tali limitazioni non appaiono giustificate in quanto non trovano corrispondenza in altre cariche istituzionali e rimuovere questa limitazione anche per i Comuni con popolazione da 5.000 a 15.000 abitanti non vuol dire, com’è evidente, rimuovere la competizione elettorale evitando di sottoporre i candidati alla valutazione degli elettori”.

Miccichè: “Ovvia e ampia disponibilità ad incontrare rappresentanti di Anci Sicilia”

Palermo – “C’è la nostra ovvia e ampia disponibilità ad incontrare i rappresentanti di Anci Sicilia e il suo presidente per ascoltare le loro ragioni in merito all’adeguamento delle indennità e al terzo mandato dei sindaci, su cui peraltro mi sembra ci sia larga convergenza sia da parte del governo che dall’Assemblea”. Lo scrive in una nota il Presidente dell’Assemblea Regionale siciliana, Gianfranco Miccichè in risposta alla nota dell’Anci Sicilia.

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