Da un mese e mezzo l’asilo Grillo Parlante è chiuso. La causa sono le infiltrazioni d’acqua. Lo denunciano i genitori dei piccoli che frequentano il nido che si trova in via Caduti Senza Croce, una traversa di via Resuttana non lontano da Villa Sofia.

Per le famiglie, quindi, grandi disagi a partire da metà ottobre quando il nido è stato chiuso senza preavviso. Le prime forti piogge della stagione, infatti, hanno creato il problema con le infiltrazioni d’acqua dal tetto ed in alcuni locali che si sono anche allagati. È rimasta aperta solo la sezione Lattanti.

Con questa situazione, molti genitori hanno deciso di trasferire i propri figli in altre strutture. Ed a fine novembre non è ancora chiaro quando l’asilo Grillo Parlante possa riaprire. Dal Comune, oltre alle scuse per i disagi, dicono che c’è in corso una perizia e che l’intervento – sollecitato – sarà realizzato quanto prima.

Pochi giorni fa corteo studenti in città

Il problema dello stato delle strutture scolastiche non è certamente nato ora. E non più tardi di qualche giorno fa centinaia di studenti palermitani si sono dati appuntamento presso le loro scuole per poi recarsi in corteo spontaneo a Piazza Verdi, da cui ha preso vita la manifestazione di protesta, in occasione della giornata internazionale dello studente.

Edifici scolastici freddi e fatiscenti

A seguito dei disagi strutturali e del crollo dei controsoffitti avvenuto al liceo classico Vittorio Emanuele II, gli studenti sono scesi in piazza per richiamare l’attenzione sulle condizioni in cui versano gli edifici scolastici, “che anno dopo anno – scrivevano in una nota – costringono gli studenti a sopportare freddo, caduta di calcinacci, e che spesso ne mettono a rischio direttamente l’incolumità”.

“Classi fredde e tetti di carta”

Tra gli striscioni più indicativi della manifestazione quello che recitava “Classi fredde, tetti di carta, noi studenti diciamo basta” il corteo ha poi sfilato per vie del centro, fino a raggiungere Palazzo Comitini, sede della ex provincia, oggi Città metropolitana, da cui dipendono la manutenzione e la progettualità sulle strutture e gli arredi scolastici.

Attraverso cortei spontanei, i ragazzi sono partiti dalle varie scuole – l’Umberto I, il Vittorio Emanuele II, l’Einstein, il Duca degli Abruzzi, il Pietro Piazza, Il Basile-D’Aleo di Monreale, l’Ernesto Basile di Brancaccio, il Mursia di Carini e alcune classi di diverse scuole – e hanno raggiunto il concentramento a piazza Verdi.