Oltre 2 milioni di euro per la formazione sulla sicurezza sul lavoro in tutta l’isola: questa la misura messa in campo da Inail (Istituto nazionale assicurazione contro gli infortuni sul lavoro) per far fronte all’aumento degli incidenti, anche mortali, registrati nel 2024. Tale aumento è attestato nel report presentato dall’associazione questa mattina, 11 dicembre, a Palazzo dei Normanni

“C’è un incremento del 2,4% sugli infortuni rispetto al 2023, ci attestiamo a quota 21-22mila l’anno fino a questo momento – ha dichiarato Giovanni Asaro, direttore regionale Inail Sicilia – È un dato che non ci può far stare tranquilli, in particolare per quanto riguarda gli infortuni mortali: questi sono aumentati a 71 casi fino a ottobre, contro i 54 del 2023. Questa situazione non può essere tollerata: il richiamo a tutte le istituzioni è di intensificare gli sforzi sia per gli aspetti ispettivi sia per il sostegno alla formazione dei lavoratori e il supporto economico alle aziende che si mettono in discussione per adottare sistemi di gestione della sicurezza, anche con l’acquisto di macchinari innovativi grazie ai 28 milioni di euro che abbiamo stanziato attraverso il bando regionale dell’Inail”.

I dati

I dati rilevati nell’Isola nei primi dieci mesi del 2024 fanno registrare un lieve aumento del fenomeno infortunistico (+2,4%, da 21.652 a 22.166), aumento superiore a quello nazionale pari allo 0,4% (491.439 gli eventi registrati al 31 ottobre 2024 in tutta l’Italia rispetto ai 489.526 dello stesso periodo del 2024).

Incremento nelle tre gestioni

L’incremento è comune in tutte le tre gestioni; in particolare, la gestione industria e servizi registra un aumento del 2,6%, nella gestione agricoltura si rileva pure un aumento del 2,6%, mentre nella gestione per conto dello Stato l’aumento si attesta al 1,4%. Analizzando i dati per singolo settore d’attività economica si registra il maggior numero di eventi infortunistici nel settore sanità e assistenza sociale, 1989 casi denunciati al 31 ottobre, seguito dal settore costruzioni con 1497 infortuni e il settore commercio, che comprende anche la riparazione di auto e motoveicoli, con 1338 infortuni sul lavoro. L’andamento degli infortuni in itinere, (cioè quelli avvenuti nel tragitto casa–lavoro-casa) si caratterizza in Sicilia per un aumento del 15%, da 3475 registrati da gennaio ad ottobre del 2023 a ben 4000 eventi denunciati al 31 ottobre 2024, superiore di oltre 10 punti percentuali all’incremento nazionale, pari al 5% (da 77.525 a 81.432).

Le tre province siciliane che, dal primo di gennaio 2024 al 31 ottobre 2024, hanno segnato il maggior andamento infortunistico sono: Catania con n. 6131 denunce (il 27,6% del totale regionale), Palermo con n. 5080 denunce (22,9% del totale regionale) e Messina con n. 2641 denunce (11.9% del totale regionale).

“Il nostro compito è fare formazione e informazione e questo lo facciamo sistematicamente con le istituzioni e nelle scuole: su questo, in particolare, – aggiunge Asaro – abbiamo fatto un progetto sperimentale con l’Ufficio scolastico regionale, per sensibilizzare i ragazzi a questa tematica e conoscere i meccanismi del Testo unico sulla sicurezza. A livello sperimentale abbiamo individuato il ruolo del responsabile degli studenti sulla sicurezza: si tratta di una figura che collabora con i dirigenti scolastici per apprendere e rilevare eventuali situazioni di potenziale pericolo. Questo comporta una sensibilità maggiore, con la possibilità che questa venga poi portata nelle abitazioni dei ragazzi”.

Infortuni sul lavoro con esito mortale

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto in Sicilia nei primi dieci mesi dell’anno sono state 71, dato in aumento del 24,5% rispetto a quello dello stesso periodo del 2023 (pari a 57). Il 23,9% degli infortuni mortali denunciati nell’Isola sono avvenuti in itinere (cioè nel tragitto casa–lavoro-casa). In tutto il territorio nazionale, nei primi dieci mesi del 2024, sono state 890 le denunce di infortunio con esito mortale, 22 in più rispetto alle 868 registrate nel pari periodo del 2023.

Le denunce di malattia professionale protocollate in Sicilia, dal primo di gennaio al 31 ottobre del 2024, sono state 1274, di cui 88,9% a carico di lavoratori di genere maschile. Nello stesso periodo del 2023 le malattie professionali denunciate all’Inail in Sicilia sono state 1243. Oltre la metà dei casi di malattie professionali denunciate (658) riguardano patologie a carico del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo. A dispetto del numero di abitanti, la provincia con il più alto numero di malattie professionali denunciate è quella di Messina con 292 casi, quasi il 23% del totale registrato nell’Isola. Nei primi dieci mesi del 2024 le malattie professionali protocollate dall’Inail, su tutto il territorio nazionale, sono state 73.922, il 22,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2023.

Irregolarità delle aziende pari al 94,16%

Nel settore della vigilanza ispettiva si registra, al mese di ottobre 2024, una percentuale di irregolarità nelle aziende pari 94,16%. Su 468 aziende sottoposte a verifica da parte del personale ispettivo dell’Inail, sono state 433 le aziende risultate irregolari. Sempre nello stesso periodo sono stati regolarizzati 1.537 lavoratori e sono stati accertati premi omessi per 5,8 milioni di euro.