Un uomo di 75 anni è rimasto ferito a Caccamo (Pa) mentre potava gli alberi in un terreno in contrada San Giovanni Li Greci. L’operaio stava lavorando con una motosega per ripulire alberi di ulivo quando ha perso il controllo del mezzo e si è ferito al braccio.

E’ stato portato con l’ambulanza dei sanitari del 118 al campo sportivo e da qui in elisoccorso all’ospedale Civico dove è stato ricoverato nel reparto di chirurgia plastica dove è stato sottoposto ad un delicato intervento per ricucire il braccio.

Il pensionato non è in pericolo di vita. Le indagini sono condotte dai carabinieri del reparto territoriale di Termini Imerese.

I dati sugli infortuni in Italia nel 2021

Nell’intero 2021 sono morti in Italia 1404 lavoratori per infortuni sul lavoro: di questi 695 sui luoghi di lavoro, con un aumento del 18% di questa tipologia rispetto al 2020. In Sicilia i morti sono sdtati 30, significa uno ogni 12 giorni.

Lo rileva Piero Antonini del Centro studi della Confederazione unitaria di base (Cub) che ha denunciato come «in questi ultimi 10 anni non ci sia stato nessun miglioramento, nonostante i miliardi spesi per la sicurezza dallo Stato attraverso i suoi istituti».

I dati dell’Inail

Viene sottolineato peraltro che, ancora oggi, molte categorie di lavoratori non sono assicurati all’Inail o lavorano in nero. I dati resi noti quindi «sono certamente sottostimati in misura notevole».

In particolare le categorie con più morti sul lavoro sono l’agricoltura, l’edilizia, l’autotrasporto e l’industria. L’ agricoltura registra il 30,22% di tutti i deceduti sui luoghi di lavoro: di questi ben il 75% sono stati schiacciati dai trattori (158) e l’età varia dai 14 agli 88 anni. L’edilizia registra il 15%, la maggioranza provocata da cadute dall’alto; moltissimi morti lavoravano in nero, in prevalenza nelle regioni del Sud. Nell’autotrasporto i morti sono il 10,75% di tutti quelli sui luoghi di lavoro: un aumento notevole anche dovuto alla crescita esponenziale del trasporto su gomma dovuto agli acquisti on line. L’industria rappresenta il 5,89% di tutti quelli che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro: sono quasi tutti nelle piccole e piccolissime aziende dove non è presente il sindacato o un responsabile della sicurezza.

I morti in Italia e in Sicilia

Per regioni i deceduti sono 78 in Lombardia, 70 in Campania, 55 in Toscana, 53 in Emilia Romagna, 53 in Piemonte, 51 in Veneto, 40 nel Lazio, 34 in Calabria, 32 in Puglia, 30 in Sicilia, 28 in Abruzzo, 24 in Trentino Alto Adige, 22 nelle Marche, 15 in Friuli Venezia Giulia, 15 in Sardegna, 9 in Umbria, 9 in Basilicata, 7 in Liguria e 3 in Valle d’Aosta.