Dall’inizio dell’anno si sono contate in Italia ben 20 bufere di vento tra raffiche violente, trombe d’aria e tornado che hanno causato danni e feriti in campagna ed in città. Lo rileva un’analisi della Coldiretti sulla base dell’European Severe Weather Database (Eswd) in occasione dell’allerta della Protezione Civile per venti forti in diverse aree del Paese.

Venti forti in arrivo

I venti arriveranno dopo che la tempesta Eunice ha devastato Regno Unito e nord dell’Europa. La coda della perturbazione – sottolinea l’organizzazione agricola – è arrivata in Italia portando tempo instabile con venti ad oltre 100 km/h, temporali, neve in montagna e locali grandinate.

Allarme siccità

“La pioggia – precisa Coldiretti – è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano – aggiunge l’organizzazione – danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti”.

Inverno pazzo e con temperature alte

Secondo Coldiretti il rischio è dunque che si aggravino i danni in un inverno pazzo che ha fatto segnare fino ad ora una temperatura superiore di 0.55 gradi rispetto alla media lungo la Penisola con punte di +3 gradi nel nord ovest, secondo analisi Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di gennaio, che è stato uno dei più asciutti mai registrati. L’organizzazione agricola fa presente che “è caduta il 56% di acqua in meno con un pesante deficit a livello nazionale e l’allarme siccità nelle campagne”. Coldiretti rileva che il caldo anomalo ha favorito le fioriture anticipate nelle campagne. Conclude affermando che “si temono i danni che possono provocare le violente grandinate ma preoccupa anche il rischio incendi nei boschi favorito dai terreni secchi e dal vento forte che colpisce anche le città dove il degrado del verde urbano lo rende particolarmente vulnerabile alle forti raffiche”.

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