L’ippodromo di Palermo intitolato a Biagio Lo Verde. Si allarga sempre di più il fronte di chi sostiene la petizione affinchè la struttura sportiva possa prendere il nome del “fantino incorruttibile”, famoso per la sua bravura e per aver sempre detto “no” alla mafia che voleva corromperlo per truccare le gare, scomparso nel 2016 a causa di un male incurabile. A sostenere l’iniziativa anche il movimento politico “Palermomeritadipiu” che si schiera per sostenere la petizione.

“Eccellenza palermitana”

“Cercheremo di raccogliere più firme possibili – dice Nanni Longo, attivista del laboratorio politico fondato da Eusebio Dalì – perché Biagio Lo Verde è stata un’eccellenza palermitana e merita di essere ricordato. A tal fine metteremo a disposizione i nostri 15 +point sparsi per la città e organizzeremo incontri nei vari manéggi palermitani. La petizione deve essere portata tra la gente”.

Anche il presidente dell’Ars

Anche il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, si è schierato a favore di questa iniziativa. Lo ha detto sabato scorso in occasione dell’inaugurazione della riapertura dell’ippodromo: “Sono felice di essere presente all’inaugurazione dell’ippodromo di Palermo, nel Parco della Favorita – ha premesso -. È un ricordo di quando ero ragazzino. Firmerò la petizione per intitolare l’ippodromo a Biagio Lo Verde, driver importante della Favorita definito il ‘Signore dell’ippica’. Io e tutti coloro che lo hanno conosciuto  lo  ricordiamo come una persona  meravigliosa”.

Un vincente in tutti i campo

Biagio Lo Verde è stato un vincente in tutti i sensi. Non solo sulla pista dove ha vinto più di 2.700 corse per lo più all’ippodromo della Favorita. Il driver subì il tentativo di corruzione da parte della mafia che truccava le corse ippiche. Ma non fu possibile corromperlo: si rifiutò sempre. Per questo venne anche malmenato. Lo Verde era un guidatore blasonato. Per anni è stato ai vertici delle classifiche nazionali del trotto. Ad inizio anni ’80 andò a Torino per imparare “il mestiere” per poi tornare da protagonista, ad inizio anni ’90 è già tra i protagonisti delle classifiche regionali e poi nazionali. Nel 1996 il primo grande successo, vince il Derby del trotto. Nel 1999 si laurea per la prima volta campione italiano drivers conquistando il campionato di Montegiorgio. In carriera Lo Verde ha vinta una trentina di Gran Premi.

 

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