Dispiace che da Ismett non sia arrivata alcuna replica sulle condizioni del personale e il carico di lavoro. E il fatto che qualche coordinatore si sia rifiutato di indicare dei nomi per assegnare i benefit, assieme alle delucidazioni chieste da un altro sindacato, dimostrano che evidentemente c’è molta discrezionalità e non un protocollo specifico”. Lo afferma Aurelio Guerriero, segretario territoriale del Nursind Palermo, che commenta così la reazione di Ismett ai problemi sollevati dal sindacato.

Ismett ha confermato che i benefit sono stati distribuiti sulla base di valutazioni personali dei coordinatori infermieristici – spiega Guerriero – valutazioni che potrebbero essere non oggettive e quindi proprio mancanti di quella trasparenza di cui parla Ismett. Nessuna replica è invece arrivata riguardo le condizioni dei dipendenti, che subiscono condizioni di lavoro, inaccettabili e concrete. Con una serie di spiegazioni elusive – prosegue Guerriero – la direzione strategica sorvola colpevolmente sulle criticità denunciate che ad oggi colpiscono il benessere organizzativo e lavorativo dei dipendenti che lavorano in Ismett e che contribuiscono al mantenimento degli alti standard qualitativi imposti dai protocolli operativi”.

La Direzione sanitaria dell’Ismett aveva attaccato sostenendo che il Nursind non è firmatario di contratto e non è legittimato a sedere ai tavoli di contrattazione aziendale. Sull’argomento interviene anche la segreteria nazionale col vicesegretario, Salvatore Vaccaro: “Spiace rilevare la continua contrarietà al confronto da parte di Ismett che certo non fa bella figura nei confronti di chi manda avanti quotidianamente e tra mille difficoltà l’Istituto. Continuiamo ad auspicare il dialogo “oltre i social”, ma non esiteremo se sarà necessario a mettere in campo tutti gli strumenti atti a sostenere le nostre motivazioni che provengono”.

E Guerriero aggiunge: “Questo sindacato non ha cercato di discutere modelli organizzativi ai tavoli contrattuali, bensì ha cercato l’apertura di un dialogo costruttivo in forza dell’ampio mandato di rappresentanza ricevuto dai lavoratori e in virtù dei principi costituzionalmente garantiti. L’errore di non rispondere al richiamo dei lavoratori –dice Guerriero – purtroppo genera l’unico risultato di accrescere il malcontento e la sfiducia verso l’Ismett da parte degli infermieri che numerosi si sono rivolti alla nostra organizzazione proprio al fine di dirimente alcune questioni urgenti”.

Guerriero spiega quindi che ” se queste condizioni descritte dai lavoratori ci vengono continuamente riproposte è evidente che l’azienda non sta curando il benessere lavorativo dei dipendenti e gli stessi chiedono tutele attraverso la nostra organizzazione sindacale piuttosto che in altre seppur cosiddette “firmatarie” poiché non hanno con evidenza saputo interpretare il disagio di una categoria che è fulcro del sistema salute”.