La desertificazione e il dissesto idrogeologico sono due tra i fenomeni più pesanti per la Sicilia, per questo la spesa dei fondi del Pnrr per la transizione ecologica in questa terra hanno una valenza ancora più importante. E’ questo il concetto espresso dalla Cgil durante la presentazione del progetto “Social green deal” all’hotel Saracen di Isola delle Femmine, nel Palermitano.

La grande sfida

La transizione ecologica è “una sfida e una straordinaria opportunità per la Sicilia.  E’ necessaria però oggi una classe dirigente che ne comprenda l’importanza  e sappia dare le risposte necessarie”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, intervenendo all’iniziativa del sindacato. Il progetto presentato punta ad affinare l’azione sindacale per un pieno protagonismo del mondo del lavoro assicurando una transizione “giusta”,  che non lasci indietro nessuno e  che abbia le ricadute dello sviluppo e della crescita dell’occupazione.

Desertificazione e rischio idrogeologico

“La Sicilia  – ha detto Mannino – è la quinta regione d’Italia per rischio idrogeologico e la prima per desertificazione. Finora le risposte sono mancate, ma il futuro è dietro l’angolo e dipende da come spenderemo le risorse a disposizione”. Su questi temi la Cgil punta a costruire un sistema di alleanze e una mobilitazione “per farli vivere tra la gente e fare massa critica per ottenere risposte, che devono essere di alto profilo”. All’iniziativa è intervenuta la vicesegretaria della Cgil nazionale, Gianna Fracassi, che ha detto che “una transizione giusta significa non lasciare i lavoratori soli”, rilevando come l’attuale crescita dei prezzi sia dovuta all’inflazione e alle speculazioni sull’energia, cui si aggiunge che non si è investito sulle rinnovabili.

I ritardi sulla spesa del Pnrr

“Le crisi – ha sottolineato Gianna Fracassi – ci sono perché non si sono fatte le riconversioni”. Quanto al Pnrr, la numero due della Cgil italiana ne rilevato i ritardi: entro il 2026 si doveva procedere a riforme e spesa e si sono oggi spesi solo 21 dei 101 miliardi disponibili per l’obiettivo. “L’Italia e la Sicilia – ha detto – sono affette da incapacità di progettazione e assistiamo spesso a bandi che lasciano fuori i territori più fragili”.

Il progetto Social green deal

Il progetto Social green deal esplorerà il ruolo e le prospettive delle relazioni industriali e il dialogo sociale nella gestione della transizione ecologica dei sistemi economici locali, come ha spiegato la responsabile Stefania Radici. Previste attività di ricerca e costruzione di percorsi di formazione. “Scopo – ha sottolineato Radici – è mettere in pista il protagonismo del mondo del lavoro per disegnare una società più equa che non lasci indietro nessuno”.

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