Oggi la partita si gioca a Roma, al ministero del Lavoro, riguardo alla vertenza Covisian, il call center gestito per conto di Ita, la compagnia aerea ex Alitalia oggi a totale partecipazione pubblica. Saranno presenti i vertici di tutti i sindacati siciliani per difendere i 543 posti di lavoro del call center che invece rischia di chiudere i battenti. Questo perché Covisian ha rescisso il contratto con Ita e dunque di fatto non c’è più la commessa. Ieri sera partecipatissima fiaccolata con partenza dalla cattedrale di Palermo.

La fiaccolata

Alla fiaccolata erano presenti i sindacati e soprattutto i lavoratori che hanno fatto sentire la loro voce. Tra striscioni e slogan, è stato ribadito che “il lavoro non si tocca”. “Siamo per l’ennesima volta in piazza – ha commentato Pietro Romano dell’Rsu Uilcom Almaviva Palermo – a scioperare per far sentire la voce dei lavoratori di Almaviva contact e Covisian spa. Al governo era stato trovato l’accordo per la messa in sicurezza di 540 lavoratori palermitani che erano impegnati sulla commessa dell’ex Alitalia oggi Ita. Abbiamo 220 lavoratori passati in Covisian in clausola sociale e 350 in Almaviva in ammortizzatore sociale a zero ore. Covisian ha rescisso il contratto con Ita e ha avviato le procedure di licenziamento dei lavoratori assorbiti ma soprattutto non c’è nessuna certezza sulla messa in sicurezza di tutti i lavoratori del call center”.

Il lavoro, dura trovarlo in Sicilia

“Ben 543 famiglie – aggiunge Salvo Seggio della Fistel Cisl – rischiano di perdere il posto di lavoro. C’è preoccupazione e perplessità. Oggi c’è un incontro importante al ministero del lavoro, la popolazione di Palermo deve far sentire la sua voce, oggi più di prima perdere un posto di lavoro e trovarne un altro è ancora più complicato. Il governo deve essere garante di questa processo, Ita è una compagnia aerea che riguarda il governo e non può permettersi di licenziare questi lavoratori”. “Vertenza veramente astrusa – rilancia Massimiliano Fiduccia, coordinatore regionale Slc Cgil – perché qualcuno disattende gli accordi. Auspichiamo che sia presente al tavolo il committente Ita che ricordiamo essere un’azienda a totale partecipazione pubblica e non consentiremo che si giochi al ribasso sulla pelle dei lavoratori”.

La voce della politica

“Un comportamento inaccettabile – dichiara Carolina Varchi, deputato nazionale di Fratelli d’Italia e candidata a sindaco di Palermo – da parte di imprese che avevano firmato un accordo con il ministro del Lavoro. Una bomba ad orologeria che il governo Draghi deve immediatamente disinnescare per evitare disastro sociale a Palermo. Si rispettino gli impegni assunti con i lavoratori dinanzi allo Stato che dovrebbe rappresentare garanzia di correttezza. I 543 lavoratori non hanno bisogno di assistere a passerelle di questo o quel candidato, mi sottraggo al rito della solidarietà pelosa e temo che certe manifestazioni di piazza rimangano totalmente inutili: pretendo per i dipendenti soluzioni immediate e rispetto della clausola sociale di territorialità”.

“Quei lavoratori – aggiunge Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo -appartengono alla mia generazione, donne e uomini super qualificati e formati che sono stati traditi nelle aspettative e sono stati abbandonati a una prospettiva di precarietà. C’ero nel 2006 a fianco del comitato ‘No lap’, a Roma nel 2014 al loro fianco. Sono stato insieme a loro, presente in tutte le manifestazioni e tavoli istituzionali a cui avevo titolo a partecipare. Nei sit in in prefettura. Oggi più di ieri a richiamare la responsabilità del governo nazionale. Lo so, molti candidati adesso si mostreranno presenti e fingeranno di sapere. Sono al fianco dei lavoratori Covisian e Almaviva, perché ci sono sempre stato e ci sarò anche adesso”.

“Il governo regionale garantisca il massimo impegno al tavolo ministeriale sulla vertenza che riguarda i lavoratori ex-Almaviva, nel passaggio da Alitalia ad Ita – dice invece il deputato regionale Giuseppe Lupo -. È indispensabile trovare la soluzione per salvaguardare i 534 lavoratori che da più di un decennio forniscono il loro servizio di call-center con competenza e professionalità. Palermo non può permettersi di perdere nemmeno un solo posto di lavoro. Nei giorni scorsi ho contattato l’assessore al Lavoro Antonio Scavone per sollecitare la massima attenzione su una vertenza cosi delicata nella quale Ita deve assumersi le proprie responsabilità, evitando fughe in avanti e rispettando gli impegni presi”.

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