Oltre 57 milioni di euro di risorse per il finanziamento di progetti di cooperazione territoriale europea in Sicilia e a Malta. È questa la dotazione finanziaria, nello specifico 57.604.032 euro, l’80% del quale di cofinanziamento dell’Unione Europea grazie al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – del Programma INTERREG VI-A Italia Malta 2021-2027, il programma di Cooperazione Territoriale Europea di tipo transfrontaliero marittimo che coinvolge la Sicilia e Malta con l’obiettivo di rafforzare la coesione economica e sociale dell’area e contribuire agli scopi della Politica di Coesione europea.
La presentazione del Programma è avvenuta stamane a Palermo, al Terminal Crociere del Molo Vittorio Veneto, alla presenza, tra gli altri, di Valeria Cenacchi, Desk Officer del programma presso la Commissione Europea, Vincenzo Falgares, Autorità di Gestione del programma Interreg VI-A Italia Malta e Daniela Bica, Dirigente dell’Area 7 – Gestione Programmi per la Cooperazione territoriale Europea e la Cooperazione Sovrannazionale, mentre Chris Bonett, Segretario Parlamentare per gli Affari Europei, è intervenuto da remoto.
Le parole di Aricò
Per la Regione Siciliana è intervenuto l’assessore alle Infrastrutture e mobilità della Regione Siciliana, Alessandro Aricò. «Quella tra la Sicilia e Malta – ha detto l’assessore Aricò – è un’importante collaborazione ultra decennale che coinvolge due isole che rappresentano il cuore del Mediterraneo. Il ciclo di programmazione del Programma Interreg Italia-Malta 2014/2020, che ha investito oltre 51 milioni di euro nei due territori transfrontalieri, si è chiuso con ottimi risultati e, adesso, si apre il nuovo ciclo 2021/2027 che finanzierà progetti su diversi temi con particolare attenzione a quelli ambientali, della ricerca ma anche di scambio di buone pratiche che contribuiranno ancora di più allo sviluppo socio-economico di due territori così centrali nell’area mediterranea».
“E’ una sfida che ha coinvolto due territori insulari uniti dallo stesso mare che hanno cooperato da 18 anni – ha sottolineato Vincenzo Falgares, Autorità di Gestione del Programma Interreg Italia Malta – con il sostegno della Commissione europea che incentiva con forza i programmi di cooperazione territoriale ed anche un successo della Regione Siciliana nell’aver mantenuto, per tre cicli di programmazione, la prestigiosa funzione di Autorità di gestione di questo importante Programma di cooperazione transfrontaliera la cui dotazione finanziaria è continuata a crescere fino a questa programmazione con poco meno di 60 milioni di euro. Il primo Avviso del ciclo 21-27 mette a disposizione dei due territori 27 milioni di euro per progetti di cooperazione: ricerca, innovazione e competitività; la protezione dell’ambiente, i cambiamenti climatici e l’economia circolare; una nuova priorità per cultura e turismo e lo sviluppo dell’inclusione sociale. Sono tre delle principali esperienze sulle quali abbiamo realizzato e che, nella nuova programmazione, troveranno un ulteriore elemento di rafforzamento e di specializzazione. Abbiamo l’ambizione e l’auspicio, con questo avviso, che si possa allargare la platea dei partner del programma”.
Il programma
Il programma 2021\2027 si concentra su quattro aree prioritarie: Ricerca, innovazione e capitale umano per migliorare la competitività (30% delle risorse), Cambiamenti climatici, protezione dell’ambiente ed economia circolare (45% delle risorse), Cultura e turismo sostenibile per lo sviluppo economico e l’inclusione sociale (10% delle risorse) e Governance dell’area transfrontaliera (15% delle risorse).
Il primo Avviso di selezione dei progetti di cooperazione, per il quale è stata prevista l’allocazione di 27.669.483 euro a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, pari al 65% della dotazione finanziaria del programma, è scaricabile dal sito italiamalta.eu ed è in pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, termine dal quale decorreranno i 90 giorni di presentazione delle proposte progettuali. L’Avviso finanzierà progetti inerenti tutte le aree tematiche interessate dal programma.
Il pomeriggio è stato dedicato, invece, all’evento di presentazione dei risultati di Interreg V-A Italia-Malta 2014\2020 che ha avuto una dotazione finanziaria di € 51.708.438 e ha finanziato 33 progetti, attuati da 158 beneficiari (96 italiani e 62 maltesi) con un talk show dedicato ai principali risultati conseguiti dal programma in tema di ricerca e innovazione, salvaguardia dell’ambiente, prevenzione e gestione dei rischi, competitività delle micro, piccole e medie imprese. Nella sala rooftop del Terminal Crociere è stato allestito un atelier espositivo che ha consentito ai visitatori di partecipare ad alcune attività dimostrative.
All’interno di un piccolo laboratorio del germoplasma è stato possibile vedere al microscopio i semi delle specie vegetali protette grazie ai progetti Simaseed e Simaseed Plus e gli esemplari delle specie invasive eradicate dal progetto Fast. Grazie ad alcune vasche e acquari, i ricercatori dei progetti Harmony, Senhar e Capsenhar hanno mostrato l’uso della strumentazione per le attività di monitoraggio e controllo dei fondali delle aree marine protette.
Gli esperti
Gli esperti di Arpa Sicilia hanno condotto invece i visitatori all’interno di un igloo in cui ammirare in 3D i fondali marini siciliani e maltesi, oggetto di un’intensa attività di divulgazione e sensibilizzazione ambientale portata avanti dai progetti Corallo e Corallo +Si. Alla tutela delle spiagge e del mar Mediterraneo è inoltre dedicato lo spazio dimostrativo riservato alla prevenzione dei rischi in cui i progetti Calypso South, Beyond Calypso, Simit Tharsy, I-Wavenet e Bess hanno simulato l’effetto del moto ondoso sulle coste e le azioni di prevenzione e gestione dei rischi meteo-marini grazie ai prototipi delle stazioni di telerilevamento, delle boe e dei drifter rilasciati nel Canale di Sicilia. Grazie alle rilevazioni effettuate da un drone è stato mostrato come quest’ultimo intercetta i rifiuti abbandonati nelle spiagge e invia il segnale ad un robot messo a punto dal progetto Bioblu che li recupera e li compatta all’interno di una ground station.
Infine, il funzionamento dei biosensori su un manichino medicale ha mostrato l’importanza delle tecnologie per monitorare, a distanza, lo stato clinico dei pazienti ricoverati, pratica diffusa in era Covid presso l’Ospedale San Marco di Catania e il Mater Dei Hospital di Malta proprio grazie al progetto Mediwarn.
Spazio anche alle case history di due giovani siciliani partecipanti ai progetti Move On e Men, che hanno promosso la valorizzazione del capitale umano e delle competenze attraverso la mobilità lavorativa nell’area transfrontaliera.
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