Una nuova polemica avvelena la già complicata campagna elettorale del movimento 5 stelle a Palermo che ha portato lo scorso autunno, con il caso delle firme false, ad una inchiesta seguita dalle sospensioni dei deputati Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino. Si tratta della diffusione sul web di una registrazione di trenta minuti in cui il candidato sindaco Ugo Forello, avvocato leader dell’associazione Addiopizzo, viene accusato di aver lucrato sulle denunce degli imprenditori taglieggiati, sui rimborsi delle spese legali ed aver dato vita ad un circuito nel quale le denunce erano una sorta di strumento per creare reddito. L’audio riguarda una conbversazione privata, registrata da un ignoto, fra un giornalista dell’ufficio comunicazione dei 5 stelle alla Camera e i deputati palermitani dell’area Nuti con Nuti in testa. una conversazione che, però, qualcuno ha messo on line.

M5s, con una nota dell’ufficio comunicazione, diffida chiunque dalla diffusione dell’audio minacciando querele e annunciando che sarà avviata una causa di risarcimento civile nei confronti dic hiunque lo abbia giuà condiviso, causa che asarà avviata anche da Addio Pizzo, l’associazione antiracket dalla quale proviene il cnadidato sindaco di palermo Ugo Forello e molti esponenti dei 5 stelle. “Sta circolando – si legge nella nota dei pentastellati – un audio captato in maniera impropria nei locali della Camera dei Deputati lo scorso anno. Denunceremo chiunque ne divulgherà il contenuto a norma dell’articolo 615bis comma 2 del codice penale e 167 del D.lgs. 196/2003. Si tratta di una conversazione privata, di natura confidenziale, avvenuta all’interno dei locali della Camera dei Deputati, fra un dipendente del gruppo parlamentare, nell’espletamento del suo lavoro, e alcuni deputati che richiedevano informazioni specifiche – risalenti a dieci anni fa – come da loro prerogative parlamentari”.

“Il contenuto, da cui non si evince, chiaramente, la commissione di alcun tipo di illecito – sottolinea M5s – non risulta adeguatamente circostanziato né, allo stato, supportato da specifica documentazione quindi, non rappresenta in alcun modo la posizione né del MoVimento 5 Stelle, né del dipendente del gruppo parlamentare. Lo staff del M5S ha vagliato le informazioni in suo possesso e conferma la candidatura di Ugo Forello a sindaco di Palermo, sostenuto dalla nostra fiducia. E’ in atto infatti un violento tentativo di discredito nei suoi confronti che non risparmia colpi bassi. Contro tutto questo ci tuteleremo e abbiamo già presentato un ampio esposto sull’accaduto per risalire ai responsabili delle diffusione, nonché intrapreso già iniziative volte a inibire l’ulteriore diffusione e rimuovere quelle esistenti”.

Ma al contrario da addio Pizzo si parla di “gravissime ricostruzioni diffamatorie, perché false, su dinamiche interne ed esterne all’associazione e alle condotte dei suoi soci. Le affermazioni contenute nella registrazione audio sono altamente lesive e contengono perciò gravi ipotesi di reato. Per queste ragioni abbiamo già dato mandato agli avvocati per sporgere denuncia agli organi competenti ai fini dell’accertamento di ogni responsabilità penale”.

Il dipendente del gruppo è il giornalista portavoce del M5S, Andrea Cottone e nell’audio in questiopone parla con alcuni deputati, tra cui Riccardo Nuti. Nella registrazione Cottone critica Ugo Forello, che dopo la sua candidatura si è dimesso dall’associazione Addio Pizzo che invita i commercianti vittime del pizzo a denunciare gli estorsori.

Ma Addio Pizzo va oltre e da una polemica si mescola con un’altra”Si precisa che il ristoro dei danni subiti – scrivono – sarà interamente devoluto alle Ong impegnate nel salvataggio di esseri umani nel canale di Sicilia. Diffidiamo altresì chiunque a veicolare il contenuto delle registrazioni e ci riserviamo di procedere anche contro i soggetti che, a qualsiasi titolo, concorreranno alla diffusione, sia integrale che parziale, della registrazione audio in questione”.

“Difenderemo l’onorabilità dell’associazione e delle persone diffamate e non consentiremo a nessuno di trascinare Addiopizzo in faide interne al movimento Cinque Stelle o in dispute elettorali – dicono – e ribadiamo con assoluta fermezza, che l’associazione rimane apartitica e continuerà ad operare nell’interesse di Palermo e dell’intero Paese, sempre fuori da ogni logica di appartenenza politica”.

Ma intanto l’avvocato dei nutiani aveva già depositato in procura la registrazione incriminata. Domenico Monteleone, difensore dei Cinquestelle imputati a Palermo di una serie di falsi riguardanti le elezioni amministrative del capoluogo siciliano, tenute nel 2012, ha depositato il cd contenente l’audio della conversazione registrata di nascosto già la settimana scorsa. Il pubblico ministero Claudia Ferrari, titolare della inchiesta sulle firme false attribuite tra gli altri a parlamentari nazionali e regionali pentastellati, ha messo agli atti il documento. L’accusa però fino a questo momento non ne ha fatto alcun uso, in termini di approfondimenti e indagini in vista dell’udienza preliminare che è fissata per il 17 maggio davanti al Gup Nicola Aiello”.

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