La lunga estate dell’Ars sta per finire. Dopo un mese pieno di ferie i nostri deputati sono pronti per tornare al lavoro. Forse! Nonostante la convocazione del Parlamento siciliana sia già stabilita per il pomeriggio del 13 settembre ovvero martedì prossimo e l’ordine del giorno sia on line, non c’è traccia di attività a palazzo dei Normanni ne a palazzo d’Orleans.
Secondo il calendario della ripresa dei lavori da oggi dovevano iniziare le riunioni delle Commissioni parlamentari ma basta fare un giro sul sito istituzionale del Parlamento siciliano per accorgersi che il calendario e lindo come un foglio appena uscito dalla cartiera.
Complice la festa dell’unità in svolgimento a Catania e che impegna la maggioranza relativa dei nostri deputati, di ripresa dei lavori non c’è traccia. Nessuna convocazione e soprattutto palazzo deserto se non fosse per i turisti che popolano le sale dell’antico palazzo reale.
Appena un poco più di movimento a Palazzo d’Orleans sede della Presidenza della Regione dove i dipendenti sono tornati e il presidente ha fatto capolino un paio di volte, ma non più di questo.
Dunque l’aver lavorato addirittura fino a ridosso (si fa per dire) di Ferragosto ha stancato troppo i deputati che adesso sono in altre faccende affaccendati a partire proprio dalla festa dell’unità.
E dire che di carne al fuoco non ne manca alla fine della lunga estate dell’Ars, a partire da quelle variazioni di bilancio che non si sono potute fare prima della chiusura e dalle quali bisognerà ripartire. variazioni di bilancio che, però, non richiedono riunioni di commissione visto che la bilancio e le commissioni di merito su quella norma si sono già pronunciate prima della pausa.
Ancora una settimana, dunque, poi la politica tornerà fra i banchi di sala d’ercole, almeno così speriamo. All’ordine del giorno ‘Disposizioni per favorire l’economia’ disegno di legge 1214 A, insomma le variazioni di bilancio condite con un bel nome che fa tanto ‘figo’ e tanto’ stiamo lavorando per voi’ ma sempre variazioni di bilancio sono. poi c’è addirittura l’istituzione del garante della famiglia e ben sei mozioni.
Ma la battaglia sarà sui denari sonanti e sarà solo l’inizio di questo genere di guerra visto che a stretto giro bisognerà cominciare a parlare di bilancio di previsione 2017. E quelli sono dolori.
(nella foto il planning delle convocazioni delle commissioni assolutamente in bianco per la settimana)
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