Continua la battaglia portata avanti dalla Funzione Pubblica Cgil. finalizzata al definitivo avvio della Srr Palermo provincia ovest. La società di regolamentazione rifiuti in questione, prevista dalla legge regionale 9 del 2010, è l’unica delle tre Srr palermitane ancora ferma al palo. Dovrebbe servire 23 comuni del palermitano (15 dell’ex Ato 2 e gli altri dell’attuale Coinres). Un atto ispettivo è in arrivo per capire il mancato funzionamento della società.

Presso l’assessorato Energia e servizi di pubblica utilità si è svolto un incontro tra l’assessore Pierobon e la Fp Cgil Palermo, nel quale sono state analizzate le problematiche relative alla mancata partenza della Srr. Il nuovo cda della Srr Palermo provincia ovest si è insediato il 18 dicembre 2018 ma ancora non sono state fatte nemmeno le assunzioni del personale amministrativo, propedeutico all’avvio della società. Il servizio di raccolta rifiuti funziona per ora con affidamenti brevi fatti dai comuni, spesso con ribassi anomali, oltre il 50 per cento, ad aziende che operano nel settore “non sempre – dice la Fp – con le competenze necessarie e con prevedibili conseguenze, dovute ai ribassi anomali, che che si ripercuotono sulla sicurezza e sulle retribuzioni dei lavoratori”.

“L’assessore Pierobon, al quale esprimiamo apprezzamento per averci incontrato con il suo staff e per la determinazione con cui sta affrontando insieme a noi la vertenza – dichiarano il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca, e Valerio Lombardo, responsabile del comparto Igiene Ambientale della Fp Cgil Palermo – ha dato disposizione al Dipartimento regionale Acque e Rifiuti, di concerto con il dipartimento Autonomie locali, di attivare un accesso ispettivo presso la Srr in questione. L’atto ispettivo servirà a verificare se gli adempimenti richiamati nelle varie ordinanze, in questi anni, siano stati rispettati. Auspichiamo che emergano le responsabilità. Siamo fiduciosi nell’operato dell’assessore, restiamo in attesa di positivi sviluppi che possano ridare serenità ai lavoratori”.
Altra questione posta al tavolo riguarda i lavoratori dell’Aro (ambito di raccolta ottimale) di Ficarazzi. I 19 lavoratori impegnati a Ficarazzi non percepiscono gli stipendi da circa quattro mensilità: a dicembre hanno ricevuto solo un acconto di 500 euro. “Anche su questo punto – proseguono Cammuca e Lombardo – è stata dimostrata grande disponibilità da parte dell’assessore. C’è l’impegno a convocare un tavolo tecnico con le parti interessate, per dirimere le controversie tra l’amministrazione comunale e l’impresa impegnata nei lavori”.

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