I contenziosi che la Regione Siciliana ha in sospeso tengono sotto scacco i conti dell’ente. Si tratta di migliaia di procedimenti in attesa di una sentenza che bloccano la burocrazia regionale e che l’amministrazione deve essere pronta a fronteggiare in caso di soccombenza. Così le casse restano con un fondo sospeso che potrebbe intanto servire a coprire parte di uscite importanti tra i quali gli stipendi degli ex Pip, dei forestali, per almeno un anno. Si parla di almeno mezzo miliardo.

Ci sono addirittura contenzioni di oltre 30 anni in sospeso

Alcuni di questi contenziosi addirittura risultano allo stato pendenti dal lontano anno 1989, si parla dunque di oltre 30 anni di attesa per arrivare a una sentenza. Tra gli ultimi contenziosi censiti, ci sono quelli listati nella primavera di quest’anno. E in totale sono 6.531 i contenziosi che l’amministrazione deve prepararsi a fronteggiare, sia dal punto di vista giuridico ma anche e soprattutto dal punto di vista economico nel caso in cui il giudice dovesse pronunciarsi a sfavore della Regione Siciliana.

Il fondo per le sentenze sfavorevoli

Proprio per fronteggiare le eventuali “situazioni spiacevoli”, e cioè il doversi vedersi costretti a pagare per la perdita del contenzioso in caso di sentenza, la Regione si è vista costretta ad mettere da parte una cifra vicina al mezzo miliardo di euro. Un fondo enorme che dovrà servire a essere pronti a coprire eventuali condanne che dovessero giungere.

Un tesoretto che sarebbe utile per la Regione

Come riporta il Giornale di Sicilia nell’edizione di oggi, 6 ottobre 20222, si tratta di piccolo tesoretto ma che potrebbe tornare utile visti i periodi di vacche magre. In particolare il fondo potrebbe dare ossigeno alle casse finanziando per un anno intero i forestali e contemporaneamente i Pip, gli Asu e varie altre categorie di precari, quello che il governo è costretto a tenere in un cassetto in attesa di un verdetto.