La ventitreesima giornata del Banco alimentare, che ricorrerà il prossimo 30 novembre, è diventata un’occasione di appello al Governo regionale affinché non tagli i contributi al Banco, e a tutte le altre iniziative sociali, a rischio sopravvivenza.
In un dibattito, cui ha partecipato anche l’assessore regionale Roberto Lagalla , in rappresentanza del presidente Nello Musumeci, presso la missione Speranza e carità di Biagio Conte, sono emerse le difficoltà che rischiano di mettere in ginocchio, insieme al Banco, una pletora di bisognosi.
Sono intervenuti il segretario generale della Fondazione Banco alimentare Marco Lucchini, il presidente dell’associazione Banco alimentare Sicilia occidentale Santo Giordano, il docente di Economia Sebastiano Bavetta, moderatrice la giornalista Gabriella Ricotta.
“Siamo qui – ha detto Giordano – per celebrare il ventennale della nostra associazione e la giornata della colletta alimentare, ma manifesteremo le nostre difficoltà a causa dei tagli lineari apportati dall’assessorato regionale alla Famiglia che ci finanzia, ma lo abbiamo saputo il 30 ottobre, soltanto il 12,7 per cento delle spese previste dal nostro progetto, a fronte di una copertura, negli anni scorsi, dell’80/90 per cento. Rischiamo di chiudere con un bilancio in forte negatività e il pericolo di sospendere le nostre attività. Chiediamo un’interlocuzione ai vertici regionali cui rivolgiamo il nostro appello”.
Una sollecitazione recepita da Lagalla che ha anche assicurato il suo personale impegno sulla questione in giunta: “Ogni euro pubblico – ha detto l’assessore regionale – ritorna decuplicata in termini di servizi, ed è questo il vero valore del Banco alimentare. La colletta crea una rete invisibile ma straordinariamente grande, che chiama in causa la generosità di chi partecipa. Siete qui da 20 anni e di questo dobbiamo darvi e prendere atto e tutto ciò deve costituire un’occasione di impegno e conferma di attenzione politica e istituzionale a un processo virtuoso, che non può trovare, per nessuna ragione interruzione, momenti di dubbi o di mancata continuità”.
Per la colletta alimentare si invita a donare soprattutto alimenti per l’infanzia, tonno in scatola, riso, olio, legumi, sughi e pelati, biscotti. L’iniziativa coinvolge 13 mila supermercati, 145 mila volontari, oltre 7 mila e 500 strutture caritative che aiutano un milione e mezzo di bisognosi, di cui 350 mila minori.
Il dibattito di questa mattina si è svolto all’interno della chiesa della missione di Biagio Conte, in via Decollati, già di per sé segno concreto di integrazione e recupero degli ultimi. Alcuni quadri, ad esempio, sono stati realizzati da un artista tunisino, la cui vita “spezzata” è stata salvata e recuperata dalla missione, che ha ceduto all’antropomorfismo per l’esigenza di addobbare la chiesa con immagini sacre, in assenza di risorse economiche.
Si tratta di opere che risentono dell’iconografia orientale e fanno pensare ad un esempio di arte sincretica che, dopo circa mille anni, si ricrea a Palermo.
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