Ma ecco che la strada di ripartenza non può e non deve prescindere per l’esponente dem dal primo appuntamento utile, quello delle amministrative a Palermo, terreno su cui sembra costruirsi una sempre più verisimile convergenza su Orlando. Scelta non semplice che mostra a tutto tondo limiti e benefici ma su cui Faraone mostra più una sicurezza.  Su questo il sottosegretario sembra non aver dubbi: “Uno degli errori commessi alle ultime amministrative  è stato frammentare il centrosinistra, presentare piu’ candidature, piu’ pezzi, e confrontarsi con M5S e centrodestra. A Palermo dobbiamo evitare che accada questo. Rischiamo di presentarci con tre candidati provenienti dal centrosinistra, uno dai grillini e uno del centrodestra. Non possiamo ripetere ne’ Torino, ne’ Napoli”.  Una scelta per “vincere” e al primo turno “Non possiamo fare regali ai Cinque stelle. Non mi interessano i simboli – incalza – e non saranno un elemento che rappresenteranno rottura e divisione rispetto a un percorso di alleanza unitaria all’interno del centrosinistra. Se il percorso sara’ quello in cui ognuno cede qualcosa e mette qualcosa di positivo per costruire un’alleanza, faremo bene. Sono contro i populismi, e non credo proprio che Orlando possa essere rappresentato come tale”.

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