Un patto fra i quattro festival letterari del capoluogo siciliano nato per fare rete e potenziare il rapporto con le istituzioni in merito al rilancio e al potenziamento del mondo culturale in città. Questo è quanto su cui si è dibattuto, questo pomeriggio, alla Biblioteca Regionale di corso Vittorio Emanuele, a Palermo, nell’ambito dell’VIII Edizione de “La Via dei Librai”, evento in corso di svolgimento e che si concluderà il prossimo 25 aprile.

Pirrotta: “Bel passo in avanti”

A rappresentare l’organizzazione dell’evento letterario è stato Giulio Pirrotta, il quale ha interloquito con gli esponenti degli altri tre festival letterari palermitani: Maria Giambruno, in rappresentanza di Una Marina di Libri; Rosanna Maranto, di Illustramente; e Dario Oliveri, alfiere del Festival delle Letterature Migranti.

Questa condivisione di responsabilità è un bel passo avanti – ha dichiarato Giulio Pirrotta -. Un bel lancio verso la prospettiva. Da sempre condividiamo la necessità di lavorare con un programmazione. Il fatto di lavorare in tal senso verso questa prospettiva è un dato di forza e di capacità. La Via dei Librai, anche per una questione di calendario, si trova a fare da apripista a questo percorso. Siamo tranquilli di potere portare avanti questa strada, in un’ottica strategica per la città.

La rete dei festival letterari palermitani

Manifestazioni diverse ma legate da un elemento comune, l’amore per il libro. Ed è proprio da questo l’anello di congiunzione fra i vari festival del capoluogo siciliano. La trave su cui gli esponenti degli eventi in questione hanno chiesto un impegno, una presa di posizione alle istituzioni locali, rappresentate questo pomeriggio dall’assessore alla Cultura Giampiero Cannella, e regionali.

Abbiamo fatto conoscere un patto che si è stretto fra questi quattro quattro festival – ha commentato Maria Giambruno de “Una Marina di Libri” -. Le quattro gambe su cui si basa la cultura della città di Palermo raccolte nell’arco temporale di un anno, che si esprimono con identità diverse ma che ha come unico obiettivo quello di rafforzare e costruire una cultura civile che possa diventare cittadinanza attiva all’interno di questa città e di questa Regione”.

Sulla stessa linea anche Rosanna Maranto, in rappresentanza di Illustramente. “Noi crediamo molto nelle nostre diversità ed unirci ci rende più forti. Ciò per offrire la nostra città in primo luogo, un modello che possa dare più forza alla cultura e lo strumento che noi promuoviamo, ovvero il libro. Questo per costruire una comunità di lettori e lettrici”.

Concetto sostenuto anche da Dario Oliveri, fra gli organizzatori del Festival delle Letterature Migranti. “Sono contento di fare parte di questo tavolo. Credo che il tempo dell’ognuno per sè sia finito e ci ha lasciato un quadro di rovina. Penso che invece debba iniziare un tempo diverso, in cui ragionare insieme su una proposta integrata. Un patto che diventa un fatto, una realtà nella programmazione e nella proposta culturale

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