“Vogliamo lanciare l’ennesimo allarme sulle condizioni di totale degrado in cui versa il ponte Corleone perché, nonostante le ripetute richieste di messa in sicurezza e monitoraggio tecnico dell’opera, già avanzate un anno fa dalla Filca Cisl, ad oggi riscontriamo un silenzio assordante e soprattutto pericoloso da parte delle istituzioni competenti”.

Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl, Paolo D’Anca e quello provinciale Palermo-Trapani, Francesco Danese, che aggiungono: “Apprezziamo certamente ogni iniziativa di sollecito di intervento per i lavori, di denuncia dei ritardi, ma è arrivato il momento dei fatti e chi ha il dovere e la responsabilità della messa in sicurezza dell’opera si attivi immediatamente per lanciare il bando dei lavori, utilizzando i fondi disponibili perché altrimenti avrà sulla coscienza una tragedia annunciata”.

Intanto la Filca ha attivato un servizio di segnalazione delle opere incompiute sulla pagina Facebook della Filca Cisl Sicilia, che sara’ attivo da lunedì prossimo e darà la possibilità a tutti i cittadini della Sicilia di denunciare ritardi e opere a rischio per l’incolumità pubblica. Le segnalazioni saranno raccolte dalla Filca che le inoltrerà alle autorità competenti secondo quanto gia previsto dall’iniziativa #iononcisto.

“A distanza di 11 anni da un nostro sit-in sul ponte, in cui avevamo protestato per sollecitare l’amministrazione comunale a riappaltare i lavori per la realizzazione delle due bretelle laterali dopo l’uscita di scena della Cariboni, la situazione è ancora ferma –aveva denunciato il segretario generale della Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Perché tempi così lunghi? Nuovamente registriamo che il dibattito su un’opera così importante e strategica per la città di Palermo, e che potrebbe dare lavoro a centinaia di disoccupati edili, sia ancora legato al reperimento delle risorse e alla revisione della progettazione. In 11 anni, in qualsiasi altro paese della Comunità europa, avremmo assistito a trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali di rilievo”.

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