A rischio la partnership di Wind con il Consorzio Sintesi, solo a Palermo 260 disabili potrebbero perdere il loro lavoro. L’allarme viene lanciato dallo stesso Consorzio Sintesi che da anni ha avviato questo progetto. Si tratta di percorsi di inserimento per un’integrazione lavorativa di persone socialmente svantaggiate. Ad oggi si è sviluppata da questa collaborazione l’occupazione ad oltre 400 persone. Tra cui più di 260 a Palermo nella sede di via Ugo La Malfa. Si tratta di giovani tra cui l’80% con problemi fisici e psichiatrici che difficilmente avrebbero avuto opportunità di lavorare altrove per la gravità delle loro patologie.
Le origini
E’ sulla base dell’ articolo 14 della legge Biagi del 2003 che ha origine il progetto Gor, gestione obbligo di riserva, al centro dell’attività del Consorzio Sintesi, nato a Roma nel 2001. Un progetto che oggi rischia di non andare avanti. Nel giugno 2006 Sintesi ha stipulato con Wind Telecomunicazioni un contratto per la gestione di attività di Customer relationship management. Un percorso virtuoso che ha consentito l’integrazione e la stabilizzazione lavorativa di persone diversamente abili. Un partner prestigioso che ha permesso a soggetti fragili di sentirsi inseriti a pieno a livello sociale e lavorativo. Un esempio che nel panorama italiano rappresenta un unicum, sia per il numero di persone coinvolte sia per l’alta produttività. Oggi rischia di pagare sulla propria pelle il prezzo qualora la commessa Windtre non volesse portare avanti questa proficua collaborazione.
Almeno 150 esuberi
“Lavoriamo su tre città – sottolinea il presidente di Sintesi, Enzo Rimicci – e Palermo è quella con il maggior numero di occupati. A seguire Napoli e Roma. In questi anni abbiamo costruito, grazie allo straordinario impegno di Wind, una comunità di cui fanno parte le persone con disabilità e tutto il personale di supporto, come psicologi, psichiatri e tutor. Un patrimonio – spiega – che oggi rischiamo di disperdere se la collaborazione venisse per qualsiasi motivo a perdersi con inevitabili ricadute dei lavoratori disabili sui territori. Nella sola città di Palermo si potrebbe rischiare fino a 150 esuberi che riguarderanno a stragrande maggioranza disabili gravi”.
L’appello alle istituzioni
Disabili che per ovvi motivi avrebbero grosse difficoltà di reinserimento nel mondo del lavoro. “Rischiamo di perdere – continua ancora Rimicci – gli ottimi risultati ottenuti con sperimentazioni che siamo riusciti ad attivare e che sono uniche nel loro genere. Come l’adozione dello smart working per obiettivi che su un gruppo pilota costituito per l’80% da persone svantaggiate ha registrato un incremento del 24% della produttività. Con un calo sensibile delle ore lavorate, senza incidere naturalmente sulle retribuzioni. Fare in modo che il progetto continui è un dovere sociale – conclude il presidente del Consorzio – e per questo ci appelliamo alle istituzioni. Affinché ci supportino in questo momento di passaggio, certi che la Wind, comprendendo la straordinarietà di quanto già fatto insieme, vorrà proseguire con noi questo percorso virtuoso”.






Commenta con Facebook