• A Palermo il terzo congresso territoriale della Fisascat Cisl Palermo-Trapani
  • Il tema scelto è “Esserci per cambiare, cambiare per esserci”
  • Mimma Calabrò: “Cambia il sindacato di pari passo con il cambiamento nel mondo del lavoro”

Si svolge oggi a Palermo il terzo congresso territoriale della Fisascat Cisl Palermo-Trapani. L’appuntamento è all’Astoria Palace di via Montepellegrino.
“Esserci per cambiare, cambiare per esserci” è il tema del congresso. Grande attenzione alla persona e al lavoro nel terziario, nei servizi e nel turismo.

Il bilancio del sindacato

Ed è proprio il lavoro il tema rispetto al quale il sindacato si batte da sempre. In mattinata si è tenuta la relazione della segreteria a cura di Mimma Calabro. “E’ un momento importante – dice Mimma Calabrò a BlogSicilia – in cui si fa il bilancio si quello che si è fatto e si forniscono anche indicazioni in merito a quello che si farà nel prossimo futuro. I lavoratori hanno sempre trovato un porto sicuro in Fisascat, tante battaglie abbiamo portato avanti e tante ancora ne faremo”.

Cambia il mondo del lavoro

Calabrò prosegue: “Il nostro è un sindacato che cambia perché cambia il modo di lavorare. E’ necessario per cambiare il mondo del lavoro, per renderlo sempre più sicuro e stabile, perché c’è troppo lavoro precario e non va bene, soprattutto nella nostra città di Palermo. Noi lotteremo affinché i settori che rappresentiamo abbiano sempre più visibilità all’interno della nostra società”.

Tante battaglie condotte e nuove sfide da affrontare

E sono proprio tantissimi, in Sicilia, i lavoratori che chiedono risposte in merito al loro futuro occupazionale e che vivono nel limbo dell’incertezza. A ricordarli è ancora Calabrò: “Ci sono tanti lavoratori, come quelli delle partecipate, penso a Reset o ai lavoratori ex albo della Sas, a tutti coloro i quali hanno potuto avere una opportunità di lavoro grazie all’intervento sindacale per le battaglie che insieme abbiamo portato avanti.
Abbiamo finalmente risolto il problema dei lavoratori di Coop, passeranno ad un altro gruppo, quindi per loro ci sarà continuità lavorativa. Ma ci sono anche i Pip, con troppi doveri e pochi diritti. Quindi di battaglie da affrontare nel futuro ne abbiamo tante; tutti quanti insieme le affronteremo con uno spirito rinnovato, anche più moderno di interpretare l’azione sindacale per stare sempre a fianco, non solo dei lavoratori, ma anche dei tanti giovani disoccupati dalle enormi potenzialità”.

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