E’ stata e continua ad essere una partenza ad ostacoli per il govero Musumeci e per la maggioranza di centrodestra. Una partenza ad ostacoli che il Presidente della Regione sta affrontando con un atteggiamento opposto rispetto a quello del suo predecessore. Ai proclami urlati in tv da Giletti si contrappone un inedito ‘testa bassa e lavorare’ che Musumeci sta mettendo in campo senza fomentare polemiche, tirando le orecchie, quando necessario, nelle segrete stanze, rispettando impegni che qualcuno pensava non sarebbero stati rispettati.

Mentre le opposizioni fanno il loro mestiere e vanno all’attacco di questa maggioranza sottolinendone l’evidente litigiosità i siciliani si domandano se questo atteggiamento basterà a Musumeci per mettere in fila provvedimenti utili alla Sicilia o se questa litigiosità della sua maggioranza nong li creerà, invec,e più che imbarazzo difficoltà operative.

Una difficoltà è certamente la guerra innescata dall’assessore Vincenzo Figuccia conclusasi ieri pomeriggio con le sue dimissioni. Ma che Figuccia se ne volesse andare, dicono i bene informati, era noto da quasi subito. In una cosa i 5 stelle sembrano aver indovinato: l’assesore è fuggito da un assessorato difficile ed ha usato l’occasione per riversare un’altra pagina della storia del suo eterno dissapore su Miccichè. Trovando, questo bisogna dirlo, terreno fertile nella vicenda degli stipendi d’oro nell’ambito della quale il presidente dell’Ars ha offerto il fianco praticamente a qualsiasi tipo e genere di detrattore e polemista.

In questo bailamme di liti, scontri e dimissioni è passata in secondo piano l’elezione delle commissioni e dei loro presidenti che è ,invece un passaggioo importante perchè permette, finalmente, l’avvio pieno delle attività dell’Ars che da oggi è nei pieni poteri a 50 giorni dalle elezioni e 15 dall’insediamento.

Una partenza a rilento e ad ostacoli ma è da adesso che si comincia a fare sul serio. Primo punto per la bilancio è l’analisi dell’esercizio provvisorio inviato dalla giunta di governo. Subito dopo il passaggio in aula per lo sblocco dei contid ella regione fino al 31 marzo. I problemi tecnico giuridico contabili della mancata approvazione del bilancio consolidato sono già stati risolti fino alla stessa data. Ora tocca all’Ars.  da qui in poi, sostituito Figuccia, si comincerà davvero a vedere cosa può fare questo governo