Indagato per la magistratura, condannato per danno erariale ma investigatore per l’Assemblea regionale siciliana.

E’ la strana storia di Francesco Riggio, ex presidente del Ciapi, deputato regionale perché subentrato quale primo dei non eletti e che ieri era stato imprudentemente nominato dal Presidente della Commissione lavoro dell’Ars quale componente della sottocommissione d’inchiesta sulla Formazione professionale perché ‘esperto della materia’

La nomina di Riggio aveva fatto scoppiare la polemica soprattutto all’interno del Pd visto che il suo steso partito lo aveva anche sospeso in virtù di quella indagine penale in corso.

In serata Francesco Riggio si è dimesso dalla sottocommissione d’indagine sulla Formazione professionale dopo che lo stesso presidente Greco che lo aveva nominato gli aveva chiesto un passo indietro in virtù delle polemiche.

Riggio è sotto processo per la vicenda Ciapi e lo scandalo della Formazione ed è stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare un risarcimento da oltre tre milioni di euro. Doveva essere uno dei cinque componenti della sottocommissione di inchiesta che si occuperà degli abusi e dei ritardi nella Formazione professionale siciliana.

“Il solo fatto che un deputato condannato dalla Corte dei conti per fatti inerenti la formazione professionale venga chiamato a far parte di una commissione parlamentare di verifica sulla formazione stessa, è inaccettabile, nonostante il tentativo di smarcatura. Io me ne chiamo fuori” aveva subito annunciato Valentina Zafarana deputato M5s dell’Ars dopo aver appreso della nomina dell’ex presidente del Ciapi Francesco Riggio e poi della successiva rinuncia dello stesso.

“Lascio una commissione che nasce con presupposti sbagliati – aggiunge Zafarana. Sembra che la maggioranza di questo governo, fallimentare da tutti i punti di vista, non abbia alcuna intenzione di fare veramente luce sulle scandalose vicende che riguardano la formazione professionale in Sicilia”.