Potrebbe avere molto presto un nome e un cognome il responsabile del grave incendio che ha colpito monte Caputo, a Monreale. I carabinieri di Monreale stanno analizzando ogni fotogramma delle telecamere di videosorveglianza presenti nelle zone tra Monreale e San Martino delle Scale per scovare ogni minimo indizio che possa aiutare a trovare il volto del “piromane”.

Nel corso della notte del 2 agosto a Monreale un grosso  incendio ha seminato il panico generale, distruggendo non solo l’area boschiva di monte Caputo e San Martino delle Scale ma anche alcune villette e automobili. Danni ingentissimi, causati da un gesto sconsiderato di qualcuno che ha approfittato della serata caratterizzata da un forte vento di scirocco.

Così gli investigatori stanno sentendo anche le testimonianze dei residenti che avrebbero notato strani movimenti di macchine prima e dopo l’esplosione dei roghi, partiti da più punti. E sotto la lente d’ingrandimento anche i commenti sui social che potrebbero aprire a nuove piste per le indagini sulla tragica notte di venerdì scorso. La stessa strategia investigativa si sta attuando per gli incendi di Bonagia, a Palermo, di Petralia Soprana di sabato pomeriggio. In questo caso il rogo è partito dalla frazione di Madonuzza e si è sviluppato fin dentro il paese.

Le telecamere, quindi, forniranno un prezioso aiuto ai carabinieri, proprio come accadde l’anno scorso quando vennero incastrate due persone di San Martino delle Scale, Pietro e Angelo Cannarozzo, il padre operaio del servizio antincendio dell’Azienda foreste e territorio della Regione e il figlio disoccupato. Il primo, finito ai domiciliari, ha sempre respinto le accuse, ma il figlio, condotto in carcere, avrebbe ammesso di aver appiccato il fuoco ad ettari di terreno tra Monreale e San Martino delle Scale, tra i primi giorni del mese di giugno e l’agosto del 2017. Il motivo dell’incendio? La raccolta di materiale ferroso disperso nelle campagne. Il fuoco avrebbe facilitato la raccolta dei rifiuti. E le similitudini con i roghi di venerdì scorso sono tante.

Incendi dolosi, appiccati in più punti contemporaneamente. “Gli incendi a Monreale e San Martino delle Scale sono certamente dolosi. Sono stati trovati quattro punti di fuoco distanti tra loro – ha denunciato Filippo Principato, dirigente generale del Corpo forestale della Regione -. È quanto meno sospetto che attorno a Palermo, nello stesso momento, siano divampati diversi roghi. Alla luce di quanto stiamo accertando, pare ci sia stata una regia unica”.

 

Articoli correlati